ROVANPERA TORNA AL TIMONE

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Kalle Rovanpera con una prima frazione da incorniciare mette già una prima piccola ipoteca sulla gara lusitana, il campione del mondo nonostante la posizione sulla strada immediatamente alle spalle di Evans, sapeva che a pagare dazio sarebbe stato soprattutto il suo compagno di squadra, ed ha gestito la sua gara in maniera perfetta.

Velocissimo senza mai andare a cercare l’impossibile, prima ha atteso l’errore di Tanak e nel finale è arrivato quello di Sordo che va lungo in un inversione e così si ritrova al comando con 10”.8 sullo Spagnolo. Un vantaggio che non chiude sicuramente la pratica lusitana, ma visto la gestione del passo mostrata oggi soltanto un errore potrebbe fermarlo, oggi è stato il più veloce gestendo però il ritmo nelle porzioni a maggiore rischio. Sordo capitalizza la sua posizione di partenza, una prova buona ma è difficile immaginarlo in grado di abbozzare una rimonta, molto più probabile cerchi di mantenere la posizione in attesa di come si evolve il braccio di ferro per il gradino basso del podio. Con due scratch nella bouclé del pomeriggio Lappi riesce a saltare Loubet e Neuville e si prende la terza posizione prima della speciale spettacolo di Figueira da Foz. I tre si trovano in un fazzoletto di appena otto decimi, a Figueira Neuville passa al terzo posto e Lappi al quinto, ma il distacco resta cortissimo, ed è chiaro che il duello si deciderà domani. Neuville è stato il più circospetto di questa prima giornata, forse un’po’ troppo nella bouclé iniziale, meglio nella seconda, ma adesso con una mezza minutata scarsa da Kalle e con tre Hyundai nelle prime cinque posizioni, l’imperativo è monopolizzare le posizioni di rincalzo alla Toyota. Appena fuori dal podio virtuale una menzione particolare la merita uno Loubet stratosferico, una buona parte del suo ritardo l’ha pagata nel primo passaggio sull’Arganil, dove appena fuori della speciale si sviluppa un principio di incendio che riesce a sedare. Nella replica non va più a scratch, ma tiene il passo dei primi della classe sfruttando al meglio la sua posizione di partenza, ma con la dovuta attenzione alle forature. Sesta piazza ma ad una minutata dalla tetsa della gara la Puma di Tanak che paga salatissima (54 secondi) una foratura a inizio della seconda bouclé, nel primo giro ha picchiato più secco di tutti, ma nella replica inciampa in una delle pietre che vagano da una parte all’altra della carreggiata. Condizioni difficili dove il confine tra la sorte e il cercare qualcosa in più è davvero labile, ma visti i tempi di Loubet e quelli realizzati da Ott nel primo giro quando era terzo sulla strada, e le pietre non erano così tante, un pizzico di gestione in più non ci sarebbe stata male. Gara da dimenticare per Elfyn Evans, nella prima bouclé è riuscito a limitare i danni, ma nella replica con le strade scavate e pietre ovunque il suo distacco non poteva che dilatarsi. Nel finale sulla Mortagua esce di strada e vanifica una posizione forse poco importante nella corsa al titolo piloti, ma con Katsuta già fuori pesante per il costruttori.

CLASSIFICA

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