AL TARGA CRUGNOLA CERCA RISCATTO

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Dopo lo scivolone sulle speciali delle Langhe, Andrea Crugnola al Targa Florio cerca rivincita, deciso a chiudere il gap con Basso e Campedelli; ma i due veterani del tricolore non hanno nessuna intenzione di elargire regali in una gara tecnicamente molto complicata con un tracciato veloce, senza un grip importante.

Tra i tre pretendenti al successo sulle strade della Targa il favorito numero uno resta il varesino e la sua Citroen C3 rally2, che con le nuove evoluzioni di questo inizio primavera ha dimostrato di essere sempre più in palla sui fondi catramati. Il passo falso sulle stradine, che si arrampicano tra i vigneti delle langhe, con i loro tagli e taglioni, ed una naturale tendenza a sporcarsi, da una parte hanno dato un’ulteriore spolverata di pepe, alla serie tricolore. Dall’altra però, hanno riproposto una replica del Ciocco, con Andrea che al giro di boa con un paio di tirate ha allungato su Basso e Campedelli, un vantaggio di pochi secondi ma senza mai dare l’impressione di essere a tutta. Al contrario il margine palesato con la velocità e la consistenza del suo passo ha esaltato la forza di un pacchetto, che sembra avere qualcosa in più rispetto alla passata stagione. A differenza del venti ventitrè a cambiare sono soprattutto gli avversari, non è il caso di Basso, perché nel suo caso a pesare è l’ufficialità del nuovo programma, vettura nuova ma con un programma di sviluppo importante e la possibilità di macinare chilometri. Con la possibilità di cucirsi la macchina addosso ad ogni appuntamento. Condizioni che hanno dato un ulteriore iniezione di stimoli al pilota trevigiano, l’anno passato invece si è dovuto destreggiare con un programma privato e un budget sufficiente ma contenuto. Poi c’è il terzo incomodo Simone Campedelli, il suo valore è noto a tutti, ma dall’inizio del Ciocco all’ultima gara disputata il rallye Elba (extra CIAR), impressiona la sua progressione e se riuscirà a trovare il Simone dei giorni migliori, potrebbe rivelarsi l’avversario più scomodo nella corsa al titolo. Al via di Termini Imerese non considerare nel lotto dei potenziali vincitori Andrea Nucita, sarebbe un errore imperdonabile. In Sicilia dovrebbe disporre delle nuove evoluzioni Hyundai, ma dall’altra ha il peso della rovinosa uscita a Diano d’Alba, che potrebbe avere lasciato qualche strascico, ed in una gara di soli centotre chilometri bisogna andare a tutta dal primo all’ultimo metro. Al Targa la MRF ripropone entrambi i suoi alfieri: Andreucci e Mabellini; ma dopo l’inizio stagione claudicante in Italia e in Europa è difficile immaginare i due inserirsi nella lotta per il podio o per la top five.

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