MRF TYRE IN DIFFICOLTA’

0

Se sulla terra in Ungheria le coperture Indiane anche se a fine gara hanno raccolto pochino, sino a quando Sesks è rimasto in gara hanno lottato per la vittoria, sugli asfalti delle Canaie invece è stata una sorta di caporetto, l’anno passato sull’asfalto pagavano qualcosa alla concorrenza, ma questa volta nessuno dei tre piloti colorati MRF Tyre ha toccato palla.

Dietro alle quinte della prima tappa del rally Islas Canarias ad emergere strada facendo è il passo del gambero registrato dai piloti della MRF Tyre, ovviamente tra i piloti della squadra la parola gomme non l’ha pronunciata nessuno, tantomeno dal broadcast televisivo visto che i gommisti sono sponsor della serie continentale. Ma che nessuno dei tre piloti sia riuscito a realizzare uno straccio di tempo, al di fuori della prova spettacolo del giovedì sera è molto più che un segnale. L’anno passato sulle superfici catramate le MRF non erano le coperture da battere, ma nemmeno così distanti dai primi della classe. Anche se la sensazione al volante era quella di una gomma meno precisa, che probabilmente allungava le staccate, i tempi sono sempre stati all’altezza della situazione. Efren Llarena da quando è entrato a fare parte della squadra MRF dal venti ventuno a Las Palmas si portato via tre podi: due seconde piazze e una terza l’anno passato. Passando ai raggi X i tempi della prima tappa (prova spettacolo del giovedì esclusa) ad impressionare non è la quarta piazza a fine giornata dello spagnolo dell’anno passato. Allora tra alti e bassi non era mai uscito dalla top ten delle classifiche parziali di prova speciale. Quest’anno invece si è permesso un’ottava posizione e poi è sempre rimasto fuori dalla top ten, ed agli altri due compagni di squadra Mabellini e Sesks è andata ben peggio. A fine tappa il Mabe paga un minuto alla testa della gara, in ventesima posizione; mentre Sesks, che non sarà un asfaltista ma nemmeno un brocco è tornato al service con due minuti in ventottesima posizione. Per tutti e tre si è trattato di una lenta emorragia di secondi, senza che le rispettive vetture palesassero dei problemi tecnici. Trattandosi di squadre differenti, vetture diverse (almeno nel caso di Sesks) è quindi difficile pensare ad una convergenza su un set-up sbagliato. Una sorta di replica, in peggio, di quanto si era visto al Ciocco, dove Ucci e Mabellini non hanno toccato palla, in un paragone buttato li, a braccio, tempi alla mano i distacchi in termini di secondi sono sembrati simili. Che gli altri gommisti abbiano fatto qualche passo avanti ci può stare, ma con tanta differenza è molto più credibile un passo falso della squadra indiana.    

CLASSIFICA

Share.