ROVANPERA E BREEN IN FUGA

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La prima tappa dell’Estonia regala una prima tappa ricca di sorprese e una valanga di forature che mettono in ginocchio sopratutto le Hyundai, ed alla fine della giornata è Rovanpera a tenere il timone della gara ma con poco più di una manciata di secondi su Breen, mentre alle loro spalle Neuville ed Ogier veleggiano con un ritardo che sfiora il minuto.

L’uscita di scena di Tanak che prima fora e perde il timone della gara, ed a stretto giro di posta salta fuori strada rimediando questa volta una doppia foratura, mette fuori gioco il favoritissimo della vigilia e si riaccende il caso Hyundai. In realtà la foratura in cui inciampa anche Neuville gli costa una ventina di secondi, preziosi senz’altro, perché gli avrebbero permesso di mettere qualche manciata di secondi in più tra se e Ogier, ma tutto sommato a fine giornata salva comunque il gradino basso del podio. Ed i tempi parlano abbastanza chiaro con Rovanpera e Breen che partivano dietro con la strada più pulita, letteralmente imprendibili. Baby Kalle con i suoi sei scratch è stato autore di una bellissima prima tappa dove ha saputo capitalizzare la posizione di partenza chiedendo alla sua Toyota e alle sue gomme il massimo ma senza andare oltre il limite. Lo stesso ha fatto Breen anche se di scratch ne ha realizzati solamente due, qualche secondo però l’Irlandese lo ha perso dietro a Greensmith, ma ha saputo mantenere alta la concentrazione e non si è lasciato sopraffare dalla voglia di strafare, oppure il contrario demoralizzandosi. A chiudere la top five troviamo un Evans che paga una minutata e qualche secondo, che va a chiudere il gruppetto dei migliori perché il resto dei superstiti con Loubet e Suninen sono sulla soglia dei tre minuti. Tra i ritiri di giornata c’è anche Katsuta, attardato rispetto alle due lepri, ma al comando del gruppetto dei migliori, che atterra male da un dosso e l’insaccamento alla schiena che accusa il suo navigatore lo obbliga a fermarsi.       

CLASSIFICA

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