NEUVILLE EVANS UNO SCETTRO PER DUE

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La prima tappa della Croazia ripropone lo stesso tema proposto dagli asfalti del Montecarlo, con il pacchetto Hyundai i20 N Rally1 e Thierry Neuville che dimostrano di avere quel qualcosa in più in grado di fare la differenza. A fermarlo ci pensa una foratura lenta che gli costa una decina di secondi e permette a Evans di riagganciarlo e tenergli testa nella volata finale.

La prima frazione della Croazia inizia nel segno di un Neuville, il Belga nelle quattro speciali mattutine firma tre successi parziali e riesce a mettere tra se ed Elyn Evans una decina di secondi. Pochi per dare una svolta alla gara, ma abbastanza per riuscire a salvare la leadership, ed anche se nella prova più corta della giornata Evans centra il sorpasso nella lunga il Belga si riesce a chiudere il gap ed i due finiscono la tappa con lo stesso tempo finale. Neuville è stato perfetto nel mattino capitalizzando al massimo il vantaggio di aprire la strada ed avere tutte le linee pulitissime, dopo la foratura lenta da l’impressione di non rischiare più del dovuto. Buttare tutto alle ortiche con la tappa di domani che promette pioggia, ed i distacchi potrebbero dilatarsi esponenzialmente è un invito a non esagerare. Si conferma asfaltista di razza anche Evans, nel loop pomeridiano tiene il passo del Belga e va a dividere la testa della gara con la Hyundai del suo avversario. La terza piazza se la tiene stretta un Ogier autore di una partenza dove ha faticato a tenere il passo della coppia di testa, probabilmente il dazio di una posizione di partenza molto arretrata su delle strade che si sporcano molto. Nella replica pomeridiana la situazione è risultata leggermente più equilibrata, e Super Seb va a battere due scratch. Ma quello sulla lunga finale sa che davanti non hanno spinto a tutta e allora picchia più duro che può e recupera una decina di secondi portandosi a soli 6”.6 dalle due lepri. Un vero colpaccio visto che a tre speciali dalla fine il suo ritardo veleggiava sui venti secondi. Quarto ma nettamente staccato un Tanak che nella bouclé del mattino ha faticato molto a tenere il passo di quelli davanti, nella replica si migliora ma alla fine della giornata il suo ritardo supera i quaranta secondi. Alle sue spalle ad appena undici secondi tiene botta un Fourmaux impeccabile, nonostante l’asfalto sia il suo elemento naturale, non è andato a caccia di quelli immediatamente davanti come Tanak, preferendo attendersi l’evolversi della situazione. Dietro alla top five è uno sprofondo cronometrico con Katsuta, Mikkelsen e Munster

CLASSIFICA

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