NOTTI MAGICHE

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Sulla Bayons Breziers, migliaia di appassionati si sono dati appuntamento ai Tourniquet de Bayons, infiammando la notte di Montecarlo con fuochi di artificio e torce pirotecniche; due ali di folla festante assiepate tra il terrapieno, e dietro al guardrail abbracciava le vetture. In alcuni casi non un esempio di comportamento, ma la magia dei rally si respirava a pieni polmoni.

In alcuni tratti di strada che si arrampicavano sui Tourniquet de Bayons, si aveva l’impressione di essere tornati ai rally dei tempi andati, con la montagna illuminata a festa con torce pirotecniche e di segnalazione che illuminavano di luce colorata la strada. Spettatori appollaiati in ogni dove, che hanno mandato sold out un intero costone della montagna, e dove c’era un piccolo posticino c’era qualcuno. Ma ad impressionare al passaggio delle vetture erano le due ali di folla, da una parte sul terrapieno del costone e dall’altra subito dietro al guardrail, e questi allungando le mani per incitare i concorrenti sfioravano letteralmente le vetture. Una sorta di torcida scatenata, che non si sposa sicuramente con i canoni di sicurezza voluti e predicati dalla federazione e dal promotore, ma anche dal mondo moderno, quello che ci sta regalando vagonate di cartelli con limiti di velocità poco credibili, tutto sempre nel nome della sicurezza. In realtà si è svolto tutto in relativa sicurezza, anche se le vetture sfioravano il rail, le velocità erano basse (nonostante le forti accelerazioni di rally1 e rally2) e in salita le vetture anche in caso di una sbandata si sarebbero appoggiate al rail senza conseguenze. Al massimo in caso di incidente si poteva registrare qualche contusione, un coefficiente di rischio bassissimo per non dire inesistente, contrariamente ad alcune zone pubblico (in rally ritenuti esempio di sicurezza) in discese o tratti velocissimi dove anche a decine di metri il rischio è ben più alto. Forse non è quello che qualcuno non vorrebbe più vedere, assieme a quegli appassionati convertiti al nuovo mondo, che ad ogni piè sospinto invocano San Rally, come se … In realtà l’emozione; la magia dei rally; si respirava a pieni polmoni su tutta la salita, e questa volta è riuscita a bucare anche il piccolo schermo, coinvolgendo i commentatori e chi non ha potuto vivere live quegli attimi che al passaggio delle vetture davano i brividi.

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