IL CIOCCO C’E’ MA QUANDO?

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La nuova data del rally Ciocco per oggi resta ferma al terzo week end di giugno, quella stabilità immediatamente dopo il primo rinvio, nei giorni dell’esplosione della pandemia in Italia, ma i continui slittamenti del governo sulla ripartenza degli eventi sportivi, sta complicando la posizione dell’organizzazione Garfagnina che sta ragionando su un piano C.

Nel mese passato la gara Garfagnina ha lavorato a tempo pieno sulla nuova data di giugno, inoltrando alle autorità competenti tutti gli adempimenti burocratici (per la seconda volta), ma gli allungamenti del lockdown ad inizio maggio, ed una decisione sulla ripresa delle manifestazioni sportive di ogni genere rinviata al 18 maggio dal governo, stanno complicando la posizione del Ciocco. Anche nel caso venisse dato un primo via libera allo sport (rally compresi) nelle settimane iniziali di giugno, è davvero difficile immaginare come in pochi giorni si riesca ad ottenere i nulla osta definitivi delle autorità competenti, da rivedere in base ai nuovi protocolli che andranno in ratifica nei prossimi giorni. Senza contare che il periodo imporrebbe una rivisitazione del percorso come la cancellazione della cerimonia di partenza da Forte dei Marmi. Anche se ad oggi è difficile immaginare che nella nota località balneare della Versilia questa estate si possa registrare il tutto esaurito, la probabile presenza di molti proprietari di seconde rappresenterebbe un rischio di assembramento che nelle prime manifestazioni bisognerà assolutamente evitare. La volontà degli organizzatori resta quella ferma di sempre di non arrendersi, ed a questo punto sta ritornando in campo la prima soluzione pensata dai Garfagnini. Andare a chiudere il campionato Italiano accorpando il rally del Ciocco, con il Ciocchetto il tradizionale appuntamento di fine stagione, a calendario dal 17 al 20 dicembre. Un piano C che permetterebbe di lavorare su dei protocolli già collaudati, con aggiustamenti di percorso minimi visto il periodo invernali. Ovviamente le insidie del percorso si moltiplicherebbero, ma questo darebbe quel mordente ad un appuntamento di fine stagione che al tricolore manca dai tempi della Valle d’Aosta.

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