FORMULA ARENA

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L’Estonia si presenta con il suo tradizionale tracciato molto veloce, ma a differenza di altre gare dove per dare una sforbiciata alle medie ci si affida alle chichane, la gara di Tartu conferma la formula delle Arene, tratti artificiali che vengono innestati sul percorso dedicate a pubblico e spettacolo.

Vedere i rally rallentati da chicane artificiali non è assolutamente il massimo, men che meno quando si tratta di gare del WRC, anche perché queste a volte coreograficamente non sono certo all’altezza di uno show mandato live nelle televisioni di tutto il mondo. La formula Arena che nasce in Gran Bretagna, se vogliamo ispirata dalle Mickey Mouse, propone sulle speciali delle aggiunte artificiali disegnate per dare maggiore spettacolo al pubblico. Se vogliamo una sorta di prova spettacolo all’interno di una speciale vera, generalmente medio veloce, perché il lento sulla terra scava molto, a volte con qualche dosso di troppo, ma questo è assolutamente soggettivo. Nelle ultime edizioni del WRC made in Gallese sono diventate famose la Walters Arena e la Sweet Lamb, passaggi naturali con pochissime varianti contornate da collinette che fungono da tribune naturali. Sfruttate al meglio soprattutto nell’Australia di Perth, famosissima quella con il dosso e il guado nella tappa finale di Bugnins. In Estonia hanno saputo fondere al meglio queste zone nel tracciato di gara, ed ogni anno sono evidenti migliorie e ritocchi che aggiungono qualcosa in più alle zone dedicate agli spettatori. Ma soprattutto funzionano alla perfezione anche nella loro funzione complementare di abbattere le medie orarie, senza chicane improvvisate con rotoballe oppure barriere in cemento o simili, quasi sempre orribili da vedere. Punti molto apprezzati dagli spettatori che nel tempo raccolgono sempre maggiori consensi a livello di presenze, dimostrando che spettacolo e speciali possono trovare dei compromessi in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.   

CLASSIFICA    

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