CROSS COUNTRY FUTURO 4X4

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La FIA dopo avere messo mano assieme ai promoter sui Rally e poi sul Rallycross ora ha rivolto il suo sguardo sul Cross Country, obbiettivo raggiungere un uniformità regolamentare tecnica e sportiva per una disciplina affascinante, dal grande potenziale, ma ingovernabile.

Attaccare le decisioni delle federazioni nazionali o ancora meglio internazionali, è uno sport che andava di moda anni fa ma con l’avvento dei social ha avuto un vero e proprio boom. Ma in realtà la dove la Fia sempre meno ha messo il becco come i Raid, diventati Tout Terrain, ed in fine Cross Country è una vera e propria jungla. Deregulation che contrariamente al pensare comune più che permettere di correre a tutti ha fatto schizzare i costi alle stelle. Ma per il 2018 – 2019 la Fia ed i principali costruttori coinvolti stanno lavorando per portare una rivoluzione a 360°. Obbiettivo equilibrare le prestazioni, rendendo più gestibile ed avvicinabile l disciplina. I costruttori potranno impegnarsi solamente con delle trazioni Integrali, con una motorizzazione unica turbo a benzina (chiaramente di marca diversa), ed i piloti prioritari potranno guidare solamente delle 4×4, con motorizzazioni a benzina e non diesel. I buggy due ruote restano ma con il loro scopo originario, ovvero un auto da deserto low cost, spirito che negli ultimi anni è morto prima con l’arrivo di piloti prioritari e poi con quello di alcune case. Il progetto è quello di arrivare al varo di un Campionato del Mondo Fia per il 2018 o al massimo per il 2019. Nessun ostruzionismo da parte di Peugeot che ha puntato sulla 3008 DKR una due ruote diesel. L’obbiettivo di Sochaux è la Dakar numero 40, ovvero quella 2018 che anche nel caso di un Mondiale 2018 partendo a fine dicembre non ricadrebbe nei nuovi regolamenti.    

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