IN MAROCCO VINCE CHICHERIT

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Guerlain Chicherit e Alex Winocg, su BRX Hunter Prodrive, vincono il Rally del Marocco. Avevano preso il comando della classifica generale dopo la terza tappa e da allora non lo hanno più lasciato pur non vincendo nessuna tappa.

Chicherit va a firmare il rally del Marocco al suo debutto assoluto sul nuovo mezzo. Al secondo posto, a 10 minuti e 55, concludo Orlando Terranova e Alex Haro Bravo, anche loro con il BRX Hunter Prodrive. Terzo posizione per Nasser Al-Attiyah e Mathieu Baumel, su Toyota Gazoo Racing, a 29 minuti 24 secondi, che aveva iniziato la gara con il miglior tempo per ripetersi poi nella terza. La loro gara è stata segnata nella seconda tappa dove hanno forato per ben quattro volte dovendo attendere i rinforzi dei compagni di squadra. Tempo perso in parte poi recuperato ma non abbastanza. Yazeed Al Rajhi  e Dirk Von Zitzewitz, su Toyota, sono quarti dopo aver vinto la quarta tappa e la seconda parte del prologo, ma sono stati rallentati dal cedimento del differenziale nella terza tappa. Martin Prokop e Viktir Chytka, al debutto su un nuovo Ford Raptor, sono quinti. Jakub “Kuba” Przygonski, navigato per la prima Volta da Armand Monleón, su Mini JCW Buggy, è sesto davanti a. Esteve Pujol  e José Maria Villalobos, su Toyota. Discorso a parte per Sebastian Loeb e Fabian Lurquin, su BRX Hunter Prodrive, vincitori della seconda tappa, ma poi costretti al ritiro nella quarta per forti problemi al servosterzo. Dopo diversi tentativi per provare a rimediare ed essere rimasti fermi nel deserto per più di un’ora la decisione è stata quella di tornare la bivacco per la strada. Riammessi in gara fuori classica si sono consolati vincendo l’ultima tappa. Carlos Sainz e Lucas Cruz, su Audi RS Q e-tron E2 hanno vinto la classe Open, riservata alle vetture senza omologazione 2022. Il suo tempo è migliore di quello di Chicherit, ma va detto che hanno avuto il grande vantaggio di essere partiti sempre dopo le “vetture FIA” sfruttando i riferimenti lasciati sulla sabbia dai piloti più avanti. Contrariamente al passato, il Rally del Marocco di quest’anno non ha portato i partecipanti a Merzouga, ma nel Sahara occidentale. Il terreno pietroso si è rivelato la sfida più grande dell’edizione 2022. Per molti equipaggi un vero tormento per le molte forature che sono costate tempo prezioso.

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