La prima dell’italiano rally ormai è alle porte, il Ciocco ha appena aperto le iscrizioni, ma a differenza degli anni passati aleggia un silenzio tombale sul nome dei protagonisti del campionato venti ventidue. Tra i tanti punti interrogativi c’è anche quello sul nome di Andolfi che l’anno passato ha chiuso la serie sul gradino basso del podio.
La stagione passata di Fabio è stata forse la più bella sorpresa del tricolore, quattro volte a podio CIR e due volte sul podio assoluto, ma soprattutto è riuscito a restare sempre in scia ai più forti nonostante una Fabia in sempre in forma smagliante, ma non Evo. Un dazio di qualche secondino che gli ha impedito di presentarsi al fianco di Basso nella volata finale. Per il momento non ha ancora concretizzato nulla, ma in questi mesi è stato uno dei più attivi nel cercare di dare vita ad una altra stagione tricolore, che non sarà più sotto l’ala dalla Motorsport Italia “La stagione passata oramai è alle spalle, ed è inutile stare a fare dei bilanci per misurare cosa poteva essere o cosa è stato, da qualche tempo sto concentrando tutte le mie energie per essere al via del CIAR 2022. Un campionato dove ho dimostrato di valere uno dei ruoli da attore protagonista, ed oggi dalla mia ho quella conoscenza delle strade che nel mondiale ho imparato può fare una bella differenza. Imbastire il tutto in questi primi mesi dell’anno mi è sembrato ancora più complicato che in passato; ed oggi siamo in attesa delle risposte di partner e squadre per riuscire a dare concretezza ad un programma. Il Ciocco è sempre più vicino ed oggi ci stiamo concentrando per potere essere al via nei primi round del campionato, troppe sono le risposte in ballo per pensare di riuscire a chiudere l’intera stagione già a marzo. Targa a Florio a parte le prime quattro gare del tricolore saranno fondamentali per dare un’impronta al campionato, le prime due sono gare dove con l’esperienza dell’anno passato so cosa aspettarmi, ed anche di essere competitivo. Mentre ad Alba, la new entry, dovremmo partire tutti ad armi pari.”
