EVANS E OGIER UNA SPANNA ..

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Il WRC nei suoi ultimi round su asfalto aveva messo in evidenza una Hyundai i forma smagliante, ma sulle speciali bergamasche Ogier ed Evans hanno iniziato braccio di ferro tutto loro creando subito una voragine di una ventina di secondi abbondanti lasciando subito alle corde Neuville e Sordo.

Il Monza ha proposto un primo round senza storia, con le Yaris WRC dei due aspiranti alla corona piloti Ogier ed Evans nettamente davanti a tutti. Le speciali sulle montagne di Bergamo hanno fatto una selezione degna degli asfalti della Corsica, tecnicamente molto impegnativi con delle medie abbastanza veloci, il tutto condito con porzioni umide e scivolose tutte da interpretare con un qualche banco di nebbia più fastidiosa qua e là. I due aspiranti alla corona 2022 non hanno fatto troppi calcoli e sono partiti con un gran ritmo, mai fuori dalle righe, ma decisamente vicini al limite. Con un Ogier in formato XXL che è riuscito a mettersi dietro, sia pure per poche manciate di decimi il compagno di squadra. Il dragone gallese su questo genere di speciali, da guidare tutte in carreggiata, è un vero fenomeno, gli è rimasto sugli scarichi ma vedendo che il resto del plotone stava sprofondando, per piazzare il sorpasso ha aspettato di ritornare sulle speciali miste asfalto, terra e pista dell’Autodromo. Una gara velocissima ma allo stesso tempo calcolata da parte di entrambi, con Ogier che avrebbe potuto partire giocando in difesa, ma ha preferito partire con la grinta di sempre e non si può nemmeno dire che il tempo perso in circuito sia perché sia passato in modalità controllo, visto che il pegno più grande l’ha pagato nel primo passaggio sulla cinturato, dove la posizione di partenza gli è costata qualcosina. Evans chiude così la sua giornata con 1”.4 sul compagno di squadra, obbiettivo vincere comunque anche se sa che a meno di qualche cataclisma Ogier gli resterà incollato e difficilmente si farà rimontare dalle Hyundai staccate di una ventina di pesantissimi secondi. La squadra di Alzenau, ma soprattutto Neuville hanno pagato un set up leggermente impreciso sull’umido e se a questo andiamo a sommare la maggiore difficoltà del Belga a disegnare le linee quando non si può sfruttare il massimo della corda, ed il conto a fine giornata è di 21”.6 per Thierry e di 24”.6 per Sordo. Dalla quarta posizione in avanti la voragine assume proporzioni imbarazzanti, ad esclusione di Solberg (quarto) che tutto sommato è alla scoperta della macchina su un fondo per lui tutto da scoprire.

CLASSIFICA

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