AL MECSEK VINCE ERDI

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In Ungheria al Mecsek rally, quarto round dell’Europeo storico, a vincere è la Ford Sierra RS Cosworth 4×4 del pilota di casa Tibor jr. Erdi per soli 9 decimi sul finlandese Silvasti, ma a masticare amaro è anche Zippo, vincitore della passata edizione che si deve accontentare della quarta posizione.

La serie continentale dedicata alle vetture storiche si sposta in Ungheria per uno degli appuntamenti classici del campionato, il Mecsek rally, ad imporsi è il pilota di casa Tibor Jr. Erdi al volante della Ford Sierra RS Cosworth 4×4. Un successo difeso con le unghie in un finale segnato dal cedimento della trasmissione che pareggia il conto delle ruote motrici con la Lancia 037 del Finlandese Ville Silvasti, nell’ultima speciale la paura di vedere sfumare il successo sulle strade di casa è tanto ma il Finlandese per soli nove decimi non riesce a chiudere il sorpasso. Ville Silvasti però dalla sua ha molto da recriminare a cominciare dalla speciale di apertura dove piazza lo scratch, ma rimedia venti secondi di penalità per avere toccato una chicane, un errore che ripete qualche speciale più in là andando a sommare altri dieci secondi al suo ritardo. La battaglia tra i due è il preludio ad un finale di campionato incandescente, il Finlandese continua a tenersi strette le redini del gruppo 4, ma ora l’Ungherese comincia ad avvicinarsi pericolosamente. Sul terzo gradino del podio ad un minuto e venti dalla coppia di testa ci sale la Porsche 911 SC dell’austriaco Karl Wagner, avversario in classe tre del campione in carica Zippo. Se Silvasti mastica amaro, a Zippo è andata anche peggio, quarto a due manciate di secondi dal podio, ma sul groppone di penalità la sua Audi Quattro ne ha imbarcata per ben due minuti e dieci secondi. Venti rimediati nel primo trasferimento per la sostituzione di un supporto motore crepato, ai quali però deve aggiungere un minuto e cinquanta secondi (il corrispettivo di essere arrivato con undici minuti di ritardo all’ultimo controllo orario) a fine tappa per un problema che obbliga l’assistenza volante a tirare giù il cambio. Si ritrova così fuori dalla lotta per il successo (in quel momento occupava la seconda piazza a una manciata di secondi) sparato a due minuti dalla testa e soprattutto a una minutata da Wagner l’avversario di campionato. La furiosa rimonta gli vale solamente la medaglia di legno, ma senza le penalità pagate per gli inconvenienti in assistenza sarebbe riuscito a vincere, anche su un Silvasti senza la sua mezza minutata di penalità.

CLASSIFICA

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