AL ATTIYAH TESSE LA SETA

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Nasser Al-Attiyah e Mathieu Baumel, su Toyota Gazoo Racing Overdrive, si sono imposti nel Silk Way Rally 2019, vincendo ogni fase tra Irkutsk e Dunhuang.

Al termine di una corsa da brivido di oltre 5.000 chilometri su terreni variegati come la taiga siberiana, le steppe della Mongolia per finire nelle gigantesche dune del deserto del Gobi, Nasser Al-Attiyah ha dominato la gara con nove successi su nove. Questo dimostra come i vincitori dell’ultima Dakar volevano assicurarsi questa vittoria, che mancava ancora dal loro impressionante palmares. Sullo sfondo delle montagne di dune, il podio finale allestito di fronte al Great Cultural Centre di Dunhuang, è suo. Con un ritardo di un’ora e 25 i cinesi  Han Wei  e Min Liao, su Buggy Geely SMG, ha approfittato dell’arrivo nel loro deserto del Gobi per salire sul secondo gradino. Un’importante risultato raggiunto nonostante il loro mezzo abbia  sofferto  di un problema al motore sin dall’inizio. Sabbia in un cilindro, ereditata da un precedente rally.  I francesi Jerome Pélichet e Pascal Larroque, su Optimus Raid Lynx, completano il podio con un terzo posto finale.  Quarti sono i cinesi Ping Sun e Li Ma, su Hanwei Motor Smg Buggy, stessa macchina di Ming Zhamg e Xu Qin e di Rong Zi e Xinjian Xing che li seguono. Anton Shibalov, Dmitri Nikitin e Ivan Tatarinov, su Kamaz Master 43509, hanno vinto tra i camion. Vincendo le ultime tre tappe in Cina superando un Viazovich (MAZ) un po’ troppo spericolato al momento di avvicinarsi alle dune e poi costretto al ritiro. Shibalov  si è lasciato alle spalle  i compagni di squadra Andrey Karginov, Andrey Mpkeev e Ivan Malkov, secondi classificati, e Airat Mardeev, Dmitri Svistunov e Sergei Krenev. Quarto posto per Maarten Van Den Brink, Wouter De Graaf e Mitche Van Dn Brink, su Renault Cbh 385.

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