OGIER PASSO E CHIUDO

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Il campione Francese parte con un buon ritmo, senza mai esagerare ma abbastanza per mettere in difficoltà tutti gli avversari che nei chilometri finali delle lunghe speciali gli pagano abbastanza secondi per mettere una prima ipoteca sulla gara.    

Lo scorso anno in un edizione tra pioggia e nubifragi la lunghezza delle speciali Corse, aveva solamente messo in difficoltà gli organizzatori. Quest’anno con il bel tempo la musica è cambiata, pronti via nessuno dei contendenti è partito a tutta, intimorito dalla lunghezza delle prove dal consumo delle gomme (nonostante delle scelte conservative) e dal sapere mantenere lo stesso passo dal primo al cinquantesimo chilometro di speciale. Sua maestà Ogier la differenza invece l’ha saputa fare ed in maniera cristallina, la sua è stata una tappa tutta sul passo, senza eccessi ma senza mai bassi indipendentemente le strade mutassero (strette, larghe, con più o meno grip) obbligando i piloti a cambiare ritmo. Seb più che nella capacità di adattamento ha dimostrato sopratutto nei finali di speciale di sapere guidare la sua Polo come nei primi chilometri, senza cedimenti ne fisici ne di testa. Quattro speciali quattro scratch, ed un conto a fine giornata che vede la Hyundai di Neuville con 44″ di ritardo e la Polo gemella di Latvala a 58″, abbastanza per ridurre le loro aspettative al lumicino nonostante alla fine manchino ancora due giornate molto lunghe. Tra i protagonisti di giornata, in lotta però per la piazza d’onore (con Neuville) ci sono stati Meeke e Sordo bravi e veloci ma i loro tempi spesso necessitavano di tagli e corde al limite, ed entrambi sono incappati in forature che li hanno fatti scivolare fuori dalla top five.

CLASSIFICA   

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