AURIOL RE DEL MAROC HISTORIC

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Il campione del mondo di Millau si affaccia al Maroc Historic Rally al volante della sempre verde Ford Escort RS 1800 MKII, e nei quasi quattrocento chilometri cronometrati suddivisi in sei tappe che hanno attraversato il Marocco da Casablanca a Marrakech ha messo il primo sigillo iridato alla versione storica del rally marocchino.

Il Maroc Historic Rally, la rievocazione di una delle classicissime del nord africa, rispolverata e reinterpretata dalla struttura organizzativa di Yves Loubet, iniziato nel 2010 ha completato quest’anno la sua tredicesima edizione, andando a scrivere sul proprio albo d’oro il nome di Didier Auriol e Denis Giraudet. Il nome del campione del mondo rally 1994 ha polarizzato ancora di più l’interesse mediatico su una tipologia di gara assolutamente particolare nel suo genere, ma meritevole della citazione tra i grandi eventi, come l’East African Safari Classic e il Roger Albert Clark Rally. Due monumenti nel panorama delle gare storiche il cui successo è esploso esponenzialmente in questi ultimi anni. Il primo ad andare a prendersi la testa della classifica è stato Nicolas Bernardi, con la sua Porsche 911 SC parte come non ci fosse un domani e in appena diciotto chilometri, mette tra se e Auriol (il primo degli inseguitori) mezzo minuto. Una partenza fuori dalle righe per delle vetture storiche, in una gara così lunga, e non è certo un caso vedere la Porsche di Bernardi alzare bandiera bianca per un cedimento meccanico già sulla seconda speciale, lasciando la leadership provvisoria a Auriol. Alla fine della prima tappa il podio provvisorio vede la Ford Escort RS 1800 MKII di Auriol, la Porsche 911 di Alain Daveza e la Ford Escort gemella di Pierre Lafay, gli stessi nomi che festeggeranno sul podio finale, all’arrivo di Marrakech. Il vincitore della passata edizione Daveza nella seconda frazione cerca di recuperare i secondi che lo separano da Auriol e nel finale di tappa, per una sola speciale riesce a sopravanzare l’Escort di Didier. Nella tappa seguente Auriol sale in cattedra e batte tre scratch di fila, Daveza rimedia una foratura e perde una minutata, ma salva comunque la piazza d’onore su un Lafay che veleggia a un paio di minuti dalla leadership. La classifica del podio nelle restanti tre tappe non subisce più scossoni, i tre protagonisti raggiungono il traguardo finale in pieno controllo, con un Auriol che in scioltezza si regala momenti di assoluto piacere al volante di una vettura particolarmente congeniale al suo colpo di volante, dove i pendoli in fase di impostazione non sono mai mancati. Daveza dopo averci provato, ha rinunciato a tentazioni che potevano costargli molto care, ed ha visto il suo ritardo rimbalzare dal minuto al minuto e mezzo. Lafay finisce la sua corsa a due minuti e mezzo dal leader, amministrando nel finale la mezza minutata di vantaggio sulla Porsche 911 Carrera RS Proto del Marocchino Louis Baudrand, che vince le ultime tre speciali e si porta a soli 3”.5 dal podio.

CLASSIFICA

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