NEUVILLE VINCE TANAK CAMPIONE

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Se mai qualcuno avesse voluto scrivere un copione, era veramente difficile pensarne uno così perfetto con tutte le tessere che si sono incastrate al posto giusto, Neuville in controllo regala alla Hyundai un successo che con la terza piazza di Sordo vale l’ipoteca sul titolo costruttori, mentre un Tanak ragioniere vince la sua prima corona iridata senza rischiare nulla.

Se il discorso per il successo Neuville lo ha blindato nelle prime speciali di ieri dimostrando di averne più di tutti, oggi si è limitato a giocare di rimessa mantenendo un passo veloce e regolare ma pronto ad alzare il piede la dove si scivolava di più e si poteva correre qualche rischio. Una gara perfetta quella del Belga soprattutto sotto il profilo tattico e della gestione del passo, è riuscito a fare sua una gara come quella Catalana che sino ad oggi gli aveva riservato tante amarezze, ed una sola presenza sul podio finale (sul gradino più basso). Mentre Thierry veleggiava in acque tranquille alle sue spalle la sfida per la piazza d’onore ha proposto un braccio di ferro tiratissimo che ha dato ragione a Ott Tanak. Con due scratch Sordo è riuscito a mettere qualche altra manciata di decimi tra se e la Yaris di Tanak, ma non abbastanza per riuscire a contenerne l’arrembaggio sulla power stage dove ha dimostrato più volte di fare differenze importanti. Una grande prova di carattere del pilota di casa che resta aggrappato ad una seconda piazza sino ad un passo dall’arrivo ma anche il terzo posto è un opzione pesantissima soprattutto per i punti costruttori che consentono alla Hyundai di fare un bel bottino; 40 punti che non chiudono il discorso per il titolo costruttori ma sono un’ipoteca pesantissima. Chi invece la sua ipoteca l’ha riscattata proprio a Salou è stato Ott Tanak, imperiale in una prima tappa dove partire davanti ha rappresentato un Gap sull’asfalto si è limitato a correre sul passo, a caccia di quei punti che gli avrebbero permesso di vincere il titolo piloti con una gara di anticipo. Oggi come ieri ha continuato ad un passo sostenuto, ma senza mai uscire dalle righe, unico target mantenere la terza piazza e chiudere la porta in faccia a Neuville sulla power stage, il minimo sindacale per essere incoronato pilota dell’anno già sul podio di Salou. Una gara impeccabile, velocisticamente sempre all’altezza, ma vista la cattiveria con la quale è andato a prendersi i cinque punti nella power stage, l’impressione di due tappe troppo ovattate nei picchi prestazionali resta. Se con Neuville la partita è sempre stata chiusa, la seconda piazza era alla sua portata già da ieri. Tappa finale da dimenticare per Loeb, la sua lenta emorragia di secondi è continuata ed ha subito perso il treno di Tanak, limitandosi alla fine a controllare il ritorno di Latvala alle sue spalle.           

CLASSIFICA

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