DAKAR. MINI, PEUGEOT E LE ALTRE SFIDE

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La 37a edizione della Dakar, la settima che si terrà sul suolo sudamericano, riporterà il percorso a forma di cerchio con partenza a Buenos Aires il 4 gennaio e arrivo nella stessa città il 17 gennaio.

I piloti dovranno affrontare oltre 9.000 chilometri su strade, piste e dune attraverso l’Argentina, il Cile e la Bolivia con 4578 km. di prove speciali. Si prevede una gara molto dura e battagliata giorno per giorno e forse decisa dalle tappe marathon. 138 auto e 64 camion al via.
Tra le auto c’è molta attesa, soprattutto per il ritorno di Peugeot che ha messo insieme una squadra forte, ma, ci si chiede, fino a che punto il suo 2008 DKR a due ruote motrici è affidabile nel suo debutto alla Dakar? Stephane Peterhansel, Carlos Sainz e Cyril Despres hanno un totale di diciassette vittorie, ma questo non significa nulla se poi non sono in grado di reggere la sfida delle Mini All4 Racing. Il Team X-Raid ha apportato continue migliorie alle sue vetture e ne ha fatto una macchina altamente affidabile e competitiva, che conta tre vittorie consecutive alla Dakar, nonché tre titoli consecutivi nella Coppa Mondiale FIA per Rally Cross Country. La squadra tedesca ora punta sull’ambizione di Nani Roma, vincitore lo scorso anno, di Nasser Al-Attiyah, Krzysztof Hołowczyc, Orlando Terranova per conquistare anche questa Dakar. Giniel De Villiers, al volante Toyota Hilux, come Yazid Al-Rajhi, Guerlain Chicherit, con un buggy Carlos Sousa, con una Mitsubishi, Robby Gordon, con l’Hummer, per ora appaiono, oltre ai Peugeot, i soli piloti in grado di contrastare il podio delle Mini. Unici italiani al via di questa edizione sono Michele Cinotto e Fulvio Zini, con un prototipo con motore turbodiesel dell’Audi, e Stefano Marrini, con un Mitsubishi.
Tra i camion scontata lotta tra i Kamaz di Andrey Karginov e Eduard Nikolaev, l’Iveco di Gerard De Rooy e il Tatra di Ales Loprais.

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