ANDOLFI TIENE ALTO IL TRICOLORE

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Anche se nella gara di casa era facile immaginare una massiccia presenza della pattuglia tricolore, delle speciali con tratti al limite della percorribilità hanno messo a dura prova tutti gli equipaggi dalle grandi ambizioni come Andolfi a quelli il cui unico obbiettivo era tagliare il traguardo.

Il primo a passare sulla pedana di arrivo come era pronosticato è stato il portacolori dell’ACI Team Italia Fabio Andolfi, che chiude in quindicesima posizione assoluta quarto tra gli iscritti alla serie cadetta WRC2. Un risultato più che onorevole, che però lascia al Savonese un pò di amaro in bocca per la rottura del cerchio sulla Monte Lerno che gli è costata tre pesantissimi minuti. Uno stop per sostituire la ruota obbligato, ma più problematico del previsto (la sostituzione di una ruota costa dal minuto e mezzo ai due). Uno scivolone che lo ha allontanato dalla lotta per il podio, dove ha dimostrato tempi alla mano che avrebbe potuto dire la sua sia con Veiby che Ciamin rispettivamente secondo e terzo del WRC2. Grande prestazione come sempre per il forte driver di casa Dettori che chiude al diciasettesimo posto, anche se non risulta iscritto a nessuna delle serie support la menzione con onoreficenza è d’obbligo. Resta purtroppo a bocca asciutta Tempestini, che dopo lo stop del venerdì per la rottura di una sonda, alla fine della seconda giornata esce di strada e deve deporre le armi. Al traguardo sia pure tra mille tribolazioni ci arriva Brazzoli che finisce le prime due giornate ricorrendo sempre al rally2, la sua posizione in generale è molto arretrata ma chiude comunque il WRC3 al quarto posto raggranellando una manciata di punticini iridati.                 

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