ADRIATICO, SFIDA A QUATTRO

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L’Adriatico lascia gli sterrati di Urbino per ritornare sulle prove di Cingoli ventiquattro chilometri e mezzo di speciali da moltiplicare per tre passaggi, dove a darsi battaglia ci saranno il leader della serie Alberto Battistolli, Umberto Scandola e i due vincitori CIRT di Foligno e Val d’Orcia Heikkila e Ciuffi.

In cima al campionato terra troviamo la Fabia RS di Alberto Battistolli, secondo a Foligno e Radicofani, ma dietro i sorrisi di circostanza da podio, il giovane vicentino ha decisamente il dente avvelenato. In Val d’Orcia all’ultimo service era quarto ad appena quattro secondi dalla leadership, ma nel finale per un paio di secondi ha dovuto cedere la leadership del CIRT e Ciuffi, ed ha salvato la quarta piazza in virtù del ritiro di Heikkila. Come a Foligno l’usura degli pneumatici nel finale gli ha impedito di dare tutto, anzi lo ha obbligato a ripiegare sulla difensiva. Una cosa che fa abbastanza specie perché le gomme nel CIRT sono contingentate, ma nell’ERC in Ungheria Sesks non ha mai avuto problemi di usure (pur battendosi per il successo), questo in sezioni di cinquanta chilometri dove i concorrenti nella migliore delle ipotesi potevano imbarcare due scorte. Alle spalle di Alberto c’è la Fabia rally2 Evo di un Umberto Scandola, a Foligno ha faticato a tenere il passo dei primi, mentre in Val d’Orcia dopo una partenza ancora un’po’ farraginosa è riuscito ad aumentare il suo passo e nel resto delle speciali ha tenuto il passo dei primi. Se riuscirà a mantenere quel passo, il veronese che sulle speciali di Cingoli è sempre risultato particolarmente a suo agio, potrebbe puntare a fare saltare il banco. Heikkila dopo avere dato forfait nell’ERC, adesso punterà tutto sul CIRT e qualche successo a spot in Europa, irresistibile a Foligno a Radicofani ha buttato via una gara ad un niente dal traguardo, quando stava lottando per il successo. Sulla terra dell’Adriatico dalla sua potrà contare sulle Michelin che su quel tipo fondo in passato si sono sempre dimostrate particolarmente a loro agio. Ultimo della lista abbiamo lasciato il punto interrogativo Tommaso Ciuffi, subito out nella prima gara, in Val D’Orcia nel finale è riuscito a prendere il passo dei primi, ed a tenerlo in un finale incandescente dove ha conquistato il podio assoluto a due secondi e quattro dal vincitore. Una delle sue più belle prestazioni su una rally2, se saprà mantenere la stessa determinazione e crederci con convinzione, può puntare a prendersi il banco. Resta da comprendere l’incognita Paolo Andreucci, un’altra iscrizione alla quale non si sa se il Garfagnino darà seguito, dopo l’ultimo forfait prima delle verifiche in Val D’Orcia.     

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