THE MAN IN BLACK

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Attendersi qualcosa da Greensmith e Formaux, al volante di una Fiesta che oltre a non evolversi ha rinunciato sistematicamente anche ai test pre-gara è impensabile, nel WRC2 con due clienti non poteva che essere lo stesso sprofondo, ma non essere riusciti a vestire Alexandre Coria la dice lunga su una gestione della squadra incommentabile.

Che gli sforzi della M-Sport oramai si siano concentrati esclusivamente sulla rally1 è una scelta comprensibile, molto molto meno lo è la gestione della squadra dalla classe regina al WRC2. La situazione economica border-line può giustificare sino ad un certo punto, ma l’impressione è che l’intera squadra abbia oramai gettato la spugna e sia presente per rispondere presente all’appello, e dare l’opportunità ai piloti di fare chilometri. Il WRC2 dove ci sono grossi interessi commerciali legati al mercato clienti Rally2 R5, ridotti a una qualsiasi squadra affitta macchine, disinteressati completamente a qualsiasi performance, a contare è solamente la copertura budgettaria. Così in Finlandia nel lotto degli avversari si sono trovati Suninen (il loro pilota ufficiale sino a Ypres) e un Gryazin che in Grecia non sono riusciti a sedurre, ed entrambi hanno suonato le Fiesta come tamburi. Ma il segno più macroscopico di quanto tutto si stia sfilacciando, ed andando letteralmente a pezzi arriva da un’dettaglio, insignificante sportivamente, ma che per una squadra di quella caratura è inammissibile è la tuta ignifuga di Alexandre Coria (il nuovo copilota di Fourmaux) completamente anonima black and gray. A memoria è difficile ricordare un simile scivolone in una squadra ufficiale, i colori per squadre che difendono il marchio di una casa sono importantissimi, ma ancora di più lo sono se tra pilota e vettura c’è un partner di peso assoluto come red bull. Come è riuscito Solberg a vestire Craig Drew, nonostante la decisione sia arrivata una settimana dopo che Fourmaux aveva ufficializzato il passaggio di testimone tra Jamoul e Coria. Ne tantomeno sono giustificabili ritardi o incomprensioni tra squadra, equipaggio e Sparco, perché Corià è un pizzico più basso di Adrien, ed ha lo stesso fisico; quindi, avrebbe potuto usare una delle tute del suo pilota oppure una di quelle di scorta di Jamoul che gli sarebbe andata larga, ma non poi così tanto. Che rispetto ad una ventina di anni addietro ogni pilota non disponga di un guardaroba illimitato è noto, ma ci viene difficile credere non ci sia una tuta di scorta utilizzabile, anche se… Ogier alla fine del suo biennio era riuscito a fare cambiare mentalità ad una squadra nella sua maniera di lavorare, ma con lui fuori delle scatole, Wilson passato alla gestione interna della factory tutto quel capitale è stato dilapidato. Suninen che se n’è andato sbattendo la porta per la gara di casa ha trovato una copertura a spot con un marchio importante e equipaggio e vettura vestono i suoi colori, anche se probabilmente quella tuta una volta finita la gara non verrà più indossata, visto il suo avvicinamento a Hyundai.        

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