TERRA PER DISCESISTI

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Il rally Adriatico si appresta a spegnere ben trenta candeline, confermata la nuova sede di Urbino andrà ad arricchire la sfida per il secondo round tricolore e l’ultimo appuntamento del Raceday con il trofeo downhill. Una novità targata PRS dedicata alle tutto avanti su un tratto di speciale tutto in discesa, un iniziativa per diversa per andare a dare risalto ai piedi pesanti.

La classicissima marchigiana della terra per i suoi trent’anni, ha estratto dal cilindro un’iniziativa bizzarra quanto di altri tempi il “Trofeo Downhill”, legata se vogliamo al concetto del piedone capace di fare la differenza nei tratti di discesa. Un ulteriore prova velocistica all’interno della gara, che sarà riservata alle tutto avanti appartenenti al gruppo RCN4. I teatro di questa particolare sfida saranno i 4,34 chilometri finali che portano al traguardo della Colondello che sarà ripetuta per ben tre volte (speciale numero 3, 6 e 9). La speciale misura appena 5,29 chilometri, ed a circa novecento metri dalla partenza, all’inizio della discesa sarà presente il rilevamento intermedio una sorta di rilevamento su partenza lanciata. A portarsi a casa il “Trofeo Downhill” sarà l’equipaggio che in qualsiasi dei tre passaggi realizzerà il miglior tempo, indipendentemente dall’essere riuscito a raggiungere la pedana finale della gara. Una iniziativa di colore ma con retrogusto agonistico, capace di dare un ulteriore spolverata di pepe alla gara, volta a dare un plus di visibilità alle due ruote motrici, autovetture assolutamente propedeutiche da molti snobbate, soprattutto da quando le quattro ruote motrici hanno cominciato a dominare la scena in particolare sulla terra. Un altro tassello che va ad impreziosire una gara capace alla sua seconda edizione di rafforzare esponenzialmente il suo legame territoriale, da Urbino a Cagli e Fermignano dove è stato amore a prima vista.

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