ROMA RADDOPPIA LA SCOMMESSA

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Con la cancellazione della Polonia e lo spostamento del Liepaja ad agosto il Rally di Roma Capitale si trova sulle spalle un carico da mille, essere la prima prova di un campionato internazionale ad andare in scena dopo una pausa forzata di quattro mesi. Una scommessa che con il rinvio del Ciocco raddoppia la posta diventando la prima anche del CIR.

Sino all’altro ieri Max Rendina non ha mai mostrato tentennamenti, deciso a mantenere ferma a tutti i costi la sua data di fine luglio, ad oggi ACI Sport non ha ancora varato un nuovo calendario, ma a differenza della Francia il governo italiano al momento non ha ancora stabilito la dead line per consentire lo svolgimento delle manifestazioni sportive (data che in Francia è stata fissata per il primo agosto). Ma dai movimenti che si intravedono al ministero dello sport questo via libera potrebbe arrivare già per metà giugno, ed è probabile che la decisione finale arrivi nella prossima settimana quando il gabinetto del ministro avrà visionato i protocolli di tutte delle federazioni. Chiaramente un inizio a metà giugno fattivamente è facile per sport che si svolgono negli stadi oppure in strutture chiuse (vedi autodromi), più complicato se non altro burocraticamente per gare come i rally soggetti a permessi territoriali e dei prefetti, con relative ispezioni e disposizioni di peso incluse nei normali piani di sicurezza (emergenza e medico), ambulanze medici rianimatori ecc.. Una complicazione non da poco soprattutto per chi come il Ciocco si sarebbe trovato a dovere chiudere la partica in poche settimane, ed inevitabilmente è arrivato quel rinvio che avevamo già ventilato fosse nell’aria. Una decisione quella dei Garfagnini che passa la palma virtuale della prova di apertura del CIR al rally di Roma Capitale, un onere ma anche un onore che raddoppia la sfida a meno di 24 ore dalla decisione di spostare il Liepaja ad agosto e cancellare il Polonia, che ha passato il ruolo di primo staffettista dell’ERC all’appuntamento capitolino. Una scommessa che vista la nota caparbietà di Rendina gli darà uno stimolo in più, le problematiche da dirimere sono parecchie, in primis bisognerà attendere il semaforo verde del governo che potrebbe arrivare la prossima settimana. Essere la prima gara internazionale a riaprire i calendari con il marchio FIA, dopo quattro lunghi mesi di stop sarebbe un traguardo invidiabile, per il quale non si può non fare il tifo.                      

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