OGIER BRUCIA LATVALA

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L’ultima tappa regala emozioni a palate, Latvala getta il cuore oltre l’ostacolo e nelle prime due speciali riesce a prendersi la leadership della gara, dimostrando che non solo Tanak sa mettere le ali alla Yaris. Ma a quel punto Ogier con un impeto di orgoglio si lascia la soglia alle spalle e con tre speciali oltre l’impossibile va a riprendersi il successo.

C’erano una volta i ragionieri che si portavano a casa i campionati, una razza che con le gare tiratissime che propone il WRC del terzo millennio è a rischio estinzione. Oggi i tre pretendenti al mondiale piloti hanno una capacità di controllo del loro passo impressionante, passando con apparente facilità da speciali a tutta ad altre in pieno controllo. Ma quello che ha mandato in scena oggi Ogier è qualcosa di mai visto, in lotta aperta per il titolo piloti non si accontenta della seconda piazza, ma alla faccia del pilota che di titoli in tasca ne ha già cinque, porta la sua Fiesta oltre il limite strappando il successo ad un Latvala scatenato e con una Yaris, che è sembrata avere su queste strade un qualcosina in più. Alla partenza in 13″ ci sono quattro piloti, ma pronti a staccare il cervello per andare a prendersi il successo sono solamente Ogier e Latvala, bastano appena due speciali ed il primo dei terrestri Lappi, gli paga una quindicina di secondi. Chi si aspettava un Latvala rassegnato davanti al Francese, ma sopratutto attento ai punti del titolo costruttori, si deve subito ricredere, Jari Matti ha capito che la Yaris può volare ed è deciso a fare vedere a tutti che a mettergli le ali non è solo il pilota Estone. Che addirittura è costretto ad accodarsi in una power stage che voleva vincere a tutti i costi. A quel punto sembrava tutto finito, ed invece nel primo passaggio sull’anomala speciale di Great Orme (tutta asfalto), Ogier da una zampata imperiale limando ogni possibile millimetro alle traiettorie ideali e si riporta a 2 decimi dalla testa. Il dubbio di cosa farà su quella che è la replica della power stage, quella dove la Yaris vola, lo fuga sin dai primi chilometri. Lui che da sempre è maestro della guida in soglia, questa volta se la butta alle spalle andando oltre in ogni linea, ogni taglio, ogni anticipo e si riprende la testa della gara, lasciando Latvala a 3″.1. Un niente che però sulla replica dell’asfalto basta ad Ogier per andare a vincere sempre a tutta (firmando il terzo scratch consecutivo), ma con un pizzico di controllo rispetto alle due stage precedenti. A chiudere il podio ci pensa un Lappi al piccolo trotto, mentre la quarta piazza è per Breen che con qualche sbavatura di secondi ne perde a manciate. A chiudere la top five ci pensa Neuville, che salta un Ostberg appannato e falloso, oltre ai compagni di squadra che però si sfilano in maniera elegante.             

CLASSIFICA  

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