IL BUGGY DI LAURE IN FUGA

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La seconda frazione sulle piste del Marocco con i suoi interminabili quattrocento chilometri segna in maniera pesante il volto dell’Africa Eco Race che passa in mano a un quartetto di Buggy MD sempre capitanati da Laure, ma i distacchi sono già pesanti.  

Con La Momie Agdal l’Africa Eco Race si è subito tuffata nell’Africa vera, quella dal volto più duro con le pietraie marocchine che hanno messo in ginocchio le meccaniche e la fisicità dei concorrenti, al quale si sono aggiunti improvvisi cambi scenari con le prime dune e tratti di navigazione che hanno subito messo alla frusta anche chi siede al fianco dei piloti. A fare saltare il banco tra le quattro ruote motrici è stato il buggy di Laure autore di una tappa perfetta, veloce ed estremamente regolare. L’unico in grado di rendergli la vita difficile è stato il connazionale Housieaux, partito alle sue spalle dopo avere saltato di slancio l’Iveco del Belga Bouwens in difficolta sin dai primi chilometri, si getta a testa a bassa nella sua scia. Pur non riuscendo a concretizzare aggancio e sorpasso dopo 250 chilometri il suo vantaggio sfiora i due minuti e può festeggiare la leadership virtuale. Ma a quel punto arrivano i problemi e così deve mollare vistosamente ed all’arrivo paga ben quattro ore. Laure invece continua con il suo passo e stile martello pneumatico taglia per primo il traguardo, mettendo tra se ed il secondo Jean Pierre Strugo un bel dieci minuti che sommato al vantaggio di ieri lo vedono consolidare la leadership con quindi pesantissimi minuti proprio su Strugo. Terzo di tappa ed anche nella generale Grosselin che però veleggia a poco meno di quaranta minuti dalla testa della gara. Tra i mezzi pesanti precipita oltre le tre ore Bouwens, ed in cattedra sale il solitario Tomecek ottavo assoluto con il suo Tatra, inseguito ora ad una ventina di minuti dal Man Portoghese della Jacinto. Al momento i quattro equipaggi Italiani tra qualche ritardo e disavventure varie sono ancora lontani dal traguardo, al bivacco per ora sono giunti i soli gemelli De Lorenzo che però dopo un insabbiamento di due ore stremati hanno gettato la spugna almeno per la tappa. Nelle moto la tappa va al Norvegese Ullevalseter, ma Botturi con la sua Yamaha tiene con autorità la testa della gara.        

 

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