YARIS RALLY2, SAFARI OCCASIONE PERSA

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La strategia commerciale e sportiva in questi pochi mesi dal debutto della Toyota GR Yaris Rally2 nel mondo dei rally continua a sorprendere, se al Montecarlo aveva sollevato più di un punto interrogativo, con troppi piloti non all’altezza, al Safari non si sono fatti vedere, anche se Pajari ha partecipato alle ricognizioni. Un’occasione persa per incamerare vagonate di esperienza.

Il debutto al Montecarlo aveva sollevato una marea di dubbi e perplessità, con Pajari presente per fare chilometri e basta, non a caso appena batteva un tempo interessante tirava subito i remi in barca. Altri due non all’altezza dei piloti in lotta per vincere il WRC2 e un Lefebvre mai realmente in sintonia con la vettura. Salire sul podio non sarebbe stata cosa agevole visto il ritmo dei due Citroen e di Lopez, ma dopo il Montecarlo il primo round su asfalto è stato il Ciocco con Basso, ed in Garfagnana i dubbi sono stati fugati. Nonostante il Giando abbia avuto la vettura a disposizione prima della gara, solamente per tre giorni di test, ha firmato una seconda posizione assoluta a soli 25” (in una gara di un ora) da un Crugnola, che non ha nulla da invidiare a Rossel. Al Monte dopo tre ore e venti di gara Pajari e Lefebvre hanno pagato alle tre lepri del Monte cinque minuti scarsi e sei il francese. Una palese dimostrazione che con una scelta dei piloti più centrata, senza lasciarsi prendere la mano e pensare di andare a vincere, si sarebbe facilmente evitato il deludente risultato finale. Poco conta se il progetto GR Yaris Rally2 è indirizzato a dei programmi di punta, oppure esclusivamente ai clienti, la migliore maniera per vendere vetture è dimostrare sul campo di avere un’auto vincente. Per avere una line-up adeguata sarebbe bastato qualche nome come lo stesso Basso, oppure Loubet, Crugnola, Bonato. Un occasione persa esattamente come non portare una sola vettura al Safari. Con tutte le vetture consegnate da gennaio ad oggi a molte tra le strutture tecnicamente al top, con una consolidata esperienza internazionale, come: SRT, TGS, Printsport, Red Gray; a qualcuna di queste si poteva dare una mano per essere a Naivasha. Esattamente come Pajari è stato messo in condizione di fare le ricognizioni, per maturare esperienza. Una gara dura come il Safari, per una casa che ha appena lanciato sul mercato una rally2, sarebbe stata la gara ideale per raccogliere più dati possibili sull’affidabilità della vettura, ed individuare eventuali punti deboli in questo tipo di condizioni limite. Invece come al Montecarlo il Safari può essere archiviato tra le occasioni perse.

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