EVANS DEVASTANTE

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Il Montecarlo è partito come sempre con due speciali by night, e per il ritorno a Gap la scelta è caduta su due classicissime: il Col de la Fontbelle (Sisteron corta e al contrario) e Bayons. Speciali dove a fare la differenza spesso è stato il ghiaccio e invece questa volta con delle gomme troppo soft per le temperature, Evans con le sue linee ha fatto saltare il banco.

Anche questa volta il meteo ha giocato un brutto scherzo a tutto il gruppo, con le gomme a disposizione dichiarate con un mese di anticipo, le temperature anomale hanno mandato fuori temperature le soft (le coperture più dure a disposizione dei concorrenti). Se da una parte le strade si sporcavano rapidamente nei prevedibili taglioni proposti da un Montecarlo asciutto, favorendo Evans primo a passare sulle speciali, la sua guida ha fatto il resto. Sull’asfalto asciutto il dragone gallese è sempre andato fortissimo, ma più di ogni altro riesce a raddrizzare le curve, con linee fluide e filanti stressando le gomme decisamente meno rispetto ai suoi rivali. Così mentre i due favoritissimi della vigilia Neuville e Ogier, con delle linee leggermente più sporche, mandavano maggiormente fuori temperatura le loro coperture e dovevano lottare con delle reazioni più nervose, Elfyn ha messo le ali alla sua GR Yaris Rally1. Dopo appena due speciali, per un totale di quarantasei chilometri cronometrati, l’unico a salvarsi alle corde è Thierry Neuville che gli paga solamente 15”.1. Anche se non vanno al tappeto il conto è bello pesante per Ogier e Tanak che al leader provvisorio lasciano una ventina di secondi abbondanti. Un inizio devastante che domani con la luce del giorno e delle temperature destinate ad aumentare, potrebbe creare un solco ancora più profondo, perché è facile immaginare gli pneumatici andranno ancora più in sofferenza. Quinto a una quarantina di secondi un Fourmaux autore di un onesta partenza, dove ha dimostrato di avere trovato subito un buon passo, e con la Puma si è lasciato alle spalle di una manciata di secondi la Yaris di Katsuta. Il giapponesino in una gara che si sta rivelando complicatissima, paradossalmente proprio per le condizioni meteo, sta dimostrando di faticare troppo a tenere fede al ruolo di seconda guida. Ad una minutata e qualche secondo ci sono Munster e a ruota un Mikkelsen che sta facendo fatica a digerire le reazioni dell’Hybrid, mentre il belga va detto che cresce a vista d’occhio.

CLASSIFICA

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