ERC BRILLA CAMPEDELLI

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Nell’ultimo round del campionato Europeo sugli asfalti delle isole Canarie è andata in scena una gara oscurata dallo strapotere mediatico sportivo del WRC dove a vincere è stata la Citroen C3 di Lukyanuk una spanna sopra la concorrenza, ma tra i protagonisti c’è stato anche Simone Campedelli quarto ad appena quattordici secondi dal podio.

Con Mikkelsen assente i favori del pronostico erano tutti per lo zar dell’ERC Alexey Lukyanuk, autore di una cavalcata solitaria dove è riuscito a tenere a freno la sua voglia di strafare, chiudendo la prima tappa con una trentina di secondi sul plotoncino dei primi inseguitori, distacco che ha portato a poco meno di una minutata nella frazione conclusiva. Ma ad impressionare sul suo ruolino di marcia alle Canarie sono soprattutto i sedici scratch inanellati nelle diciassette prove speciali della gara. Il secondo successo stagionale che arriva nella prova conclusiva della serie continentale, a cinque mesi dalla vittoria in terra di Polonia (gara di apertura ERC). La piazza d’onore va allo spagnolo Llarena che si laurea così vicecampione d’Europa, sia pure per poche speciali è riuscito a tenere le redini della gara, quando nelle battute iniziali Lukyanuk ha rimediato dieci secondi di penalità in una chicane. Una gara veloce dove sia pure sempre sul filo dei secondi è riuscito a tenersi dietro il polacco Marczyk, che nelle ultime speciali non riesce a saltare Llarena che ha sempre nel mirino a poche manciate di decimi. Un plotone di cui fanno parte anche Campedelli e Cruz rispettivamente quarto e quinto apppena qualche secondo più in là. Come il Polacco che sul groppone ha i dieci secondi per una partenza anticipata, anche Campedelli ha i suoi bei dieci secondi di penalità pagati come Lukyanuk in una chicane. Quella di Simone è stata una gara da incorniciare perché i suoi avversari sulle speciali del Canarie ci avevano corso tutti almeno un paio di volte. Ma nonostante questo gap è sempre rimasto nel vivo della lotta per il podio finale, dimostrando anche la bontà del lavoro svolto dalle gomme indiane MRF che anche sull’asfalto stanno chiudendo rapidamente il gap con la concorrenza. Un finale di stagione internazionale che ci restituisce un Simone incisivo e convincente.

CLASSIFICA

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