C’ERA UNA VOLTA

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Lo Janner rallye dopo qualche anno di stop ritorna a calcare la scene, andando a inaugurare il campionato Austriaco, una gara dal grande prestigio internazionale, per anni in Europa ha dato simbolicamente il via alla nuova stagione. Ma come tante gare (troppe) oggi fatica a ritagliarsi un suo spazio.

C’era una volta un Mondiale rally che iniziava come oggi al Montecarlo, ma in vista del Monte o comunque a livello Europeo la stagione dei rally iniziava nei giorni della Befana con lo Janner sulle strade Austriache. Una gara che ha proposto sempre un percorso di quelli tosti, con ghiaccio, verglass e neve in quantità, anche quando al Montecarlo si andava via sull’asfalto asciutto, e qualche placca di verglass in ombra. Velleità mondiali vere non le ha mai avute, ma in Europa ha sempre lasciato il segno anche quando i coefficienti non erano altissimi. Ma nell’era dei promoter, per queste gare senza budget stellari si fatica a trovare una vera collocazione internazionale, la politica che per anni ha tenuto dentro il mondiale l’Acropoli e il Safari, oppure in Europa lo Janner oggi non riesce più a dire la sua. Certamente non era tutto oro, gare valide o meno politicamente intoccabile e troppo spesso calendari ingessati, ma nell’era del business dove la prima e l’ultima parola aspettano al promoter non è poi così chiaro se si è andati avanti oppure si è fatto il passo del gambero. Sta di fatto che oggi spuntano come funghi candidature improbabili, che spesso affondano ancora prima di avere corso l’edizione “0”, ed onestamente lascia l’amaro in bocca sapere che uno spettacolo di gara come questa faccia fatica a sopravvivere. Ma se da una parte c’è il dio denaro o la politica, dall’altra c’è una base che predica bene e razzola.. , ed oggi sono davvero in pochi pronti a mettersi in gioco in una gara così affascinante quanto difficile. Ed a questo proposito siamo davvero curiosi di vedere quanti protagonisti del campionato Austriaco si aggiungeranno strada facendo alla serie, visto che oggi a marcare visita sono stati più di uno. Tanto per essere un pò meno vaghi la sintesi di quanto detto sta nella classifica della prima frazione, con 7/8 R5 al via, al secondo posto c’è la Mazda 323 di Simon Wagner una vettura nata per correre sulla neve, ma con trent’anni sulle spalle.

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