CANCELLAZIONI FACILI

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Lo scorso anno la cancellazione delle ultime due speciali del Targa Florio causa temporali aveva fatto gridare allo scandalo, mentre quest’anno nessuno sembra essersi accorto di niente ma in realtà la penultima speciale è stata cancellata per l’incidente di Albertini, mentre l’ultima è stata interrotta dopo appena sei vetture (per l’uscita di Bottarelli) e nella sostanza ..

Lo scorso anno vuoi per i chilometraggi ridotti, vuoi per la ragione della cancellazione “un violento acquazzone”, il Targa Florio era diventato una sorta di caso nazionale che aveva sollevato un coro di indignazione generale, con una gara CIR ridotta a meno di settanta chilometri. Quest’anno invece tutto sembra essere filato via liscio, ma nella sostanza rispetto al 2020 è cambiato poco o niente, a parte le ragioni degli stop allora Giove pluvio oggi due incidenti che hanno bloccato le speciali. Tutto sommato sicurezza in un caso, sicurezza nel secondo, ma come nel recente caso del Piancavallo forse sarebbe ora di affrontare il problema in maniera seria e diretta. Il meteo, la visibilità, la sicurezza da un ponte radio saltato a un incidente che ostruisce la carreggiata, non sono problemi ma intoppi di gara abbastanza comuni. A molti di questi si riesce ad ovviare con delle tempistiche adeguate, ma oggi purtroppo le tabelle tempi e distanze non concedono margini di manovra, vuoi per rispettare dei format sempre più compressi, dove vengono inseriti CRZ, storiche e chi più ne ha più ne metta. Una volta interrotta una speciale oramai da anni nei rally di casa italia si chiude la pratica in maniera quasi automatica con un tempo imposto. Tanto nel caso di questo Targa Florio risolto il braccio di ferro per il podio tra Basso, Breen e De Tommaso, il resto non fa notizia e può essere spazzato tranquillamente sotto il tappeto. Dal Piancavallo è passata una settimana e tutto è nel dimenticatoio, mentre al Targa nessuno sembra essersi accorto di niente, comprendiamo bene di essere fuori del coro, quello che può fare tanti click e urlare allo scandalo, come i chilometraggi ridotti oppure i rally a porte chiuse. Ma continuiamo a credere, ed ogni settimana ne siamo sempre più convinti, che se si vuole guardare al futuro in maniera seria e dare la giusta professionalità organizzativa alle gare bisogna lavorare su dei format credibili, in grado di essere onorati, e se serve con un piano B incorporato.                                  

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