Sulla speciale spettacolo di Forte dei Marmi il pilota Romagnolo firma il primo scratch lasciandosi alle spalle per 3 e 9 decimi le Skoda Fabia di Albertini e Basso. Ma da quanto si è visto domani bisognerà fare molta attenzione ad un Breen esplosivo.
La prova spettacolo rivista in alcuni dettagli, di show quello che infiamma il pubblico non ne regala molto, troppo stretta e troppo sinuosa per lasciarsi andare, ed a battere i tempi migliori sono i piloti che con tagli millimetrici sfiorano tutte le barriere ed ostacoli. Il più lesto è un Campedelli che non sbaglia nulla e parte con la grinta e la determinazione di chi ha un solo imperativo: vincere. Alle sue spalle con distacchi di pochi decimi si piazzano le due Skoda Fabia di Stefano Albertini e del Giando anche loro impegnati a limare il capello, determinati a non concedere spazio alla freccia Orange, perché domani sera ogni decimo potrebbe risultare pesantissimo. A chiudere la top five ci pensano Scattolon, ed Emil Lindholm distanziati di un secondo punto uno. A fare primavera non può certo essere una speciale spettacolo, in particolare questa dove un qualsiasi errorino poteva costare molto caro. Un’indicazione chiara è però emersa con i primi tre che senza tanti timori hanno subito scoperto il loro gioco, mentre The Rox da vecchio volpone ha pagato ai primi 2”.4; quindi un niente, ma abbastanza sfiorare le barriere ma cercare di evitare pericolosi agganci. Il più impressionante, con un distacco di appena 1”.7 è però stato Craig Breen che ha mandato in appoggio il retrotreno della sua Fabia in ogni curva, un esercizio che sull’asfalto avevamo visto fare al solo Mc Rae. Ed è facile immaginare che domani quando le medie saliranno potrebbe dare tanto filo da torcere a tutti. Tra le due ruote motrici sul tortuoso tracciato di Forte dei Marmi a fare la voce grossa è stato Tommaso Ciuffi che senza tanti complimenti ha bacchettato tutti gli avversari, in primis le tante Peugeot 208 R2 che quest’anno si sono lanciate alla conquista del monomarca della casa del leone. Il primo alle sue spalle è un Panzani che gli paga tre secondi, ma mette i puntini sulle i sin dai primi chilometri visto che la sua Fiesta R2 (gommata Hankook) affronta un debutto quasi assoluto sull’asfalto.
