APERITIVI ALLA FINLANDESE

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Ad una decina di giorni dal Finlandia vanno in scena il rally Autoglym ed il rally Estonia due gare che molti dei protagonisti del WRC hanno disputato in vista del appuntamento di Jyvaskyla, tanti gli spunti in entrambe le gare.  

All’Autoglym in quei di Tampere a marcare il territorio è stato Emil Lindholm, una spanna sopra tutti, lui ha tenuto il passo che sulle strade di casa sa tenere senza incertezza alcuna. Cosa che i suoi avversari si sono risparmiati restando giustamente dalla parte della ragione, sopratutto Katsuta, Arai e Veiby, che però qualche fulmine lo hanno scagliato, facendo capire che nel round mondiale non saranno semplici comparse. A Tampere però c’erano anche alcuni baby dello Junior, con Radstrom che tiene il ritmo senza affondare i colpi, mentre il giovane Franceschi che ha bisogno di imparare ma che viste le ambizioni deve anche capire quale è il suo passo impressiona e chiude ad un niente dal forte locale Joona Lauri. Nella quarta speciale esce di scena il giovane Oldrati, che sino a quel momento aveva tenuto un passo onesto. In Estonia invece si gioca pesante, si va di WRC+ ed a fare la voce grossa quasi inevitabilmente è il padrone di casa Ott Tanak. Il driver Toyota la prende in scioltezza, attento a regalare spettacolo al suo pubblico che lo osanna, e nella stage show finale si permette di barattare un bel mezzo minuto pur di fare spellare le mani agli spettatori. Secondo ad una minutata Paddon, bravo ma con quel pizzico di paura che non gli permette di guidare con tranquillità. Terzo ma con due minuti e rotti di penalità sul groppone Breen (pagati al C.O. del service raggiunto con un problema al cambio), nella prima tappa è però riuscito a stare in scia a Tanak, dimostrando che dove c’è velocità lui c’è e che questa C3 avrà ancora qualche problema ma è tutt’altro che alla deriva. Con le R5 a vincere è stato Pietarinen che assieme a Lindholm punterà a fare saltare il banco nella gara di casa, per farsi notare. Alle sue spalle Huttunen, lotta e ci prova ma la sua Hyundai i20 continua a sembrare in debito di ossigeno. Tra gli Junior c’è solo l’uomo di casa Torn che lascia sfogare i connazionali per venire fuori con il suo passo a metà gara, lasciandosi dietro la Peugeot 208 R2 di Solberg piccolo.           

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