LA TARGA FLORIO FA IL PIENO DI TROFEISTI

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La gara Siciliana con i suoi settantotto equipaggi sfiora quota ottanta, un risultato di tutto rispetto per una trasferta come il Targa Florio, dove a fare la voce grossa, almeno numericamente, non sono le ventuno Rally2 (e R5) ma le quarantaquattro vetture dei vari trofei Junior, Toyota, Suzuki e del debuttante Trofeo Lancia, che inizia da quota diciotto.

La gara palermitana è riuscita a superare i numeri dell’anno passato, nonostante nel venti ventiquattro l’elenco iscritti aveva accorpato in una sola gara CIAR e CRZ (Zona 9). Quest’anno la gara zona è stata scorporata, ed ha raggiunto quota quarantasette, portando il totale degli equipaggi tra CIAR e CRZ a cento venticinque. Un numero bello corposo, superiore a quello del Ciocco, inferiore ad Alba ma assolutamente onorevole. Nella lunga lista del CIAR finalmente sono tornati a fare la voce grossa i piccoli, o meglio quelli dei Trofei Monomarca, che hanno superato nettamente le Rally2/R5, andando a doppiarle. A segnare questo cambio di passo è stato il debutto nel CIAR del Trofeo Lancia, che ha radunato ai blocchi di partenza ben diciotto vetture, questo nonostante qualche problema di tempistiche nella consegna delle Lancia Ypsilon Rally4 HF, lasciando più di un concorrente al palo, costretto a rinviare il proprio debutto. La sfida per il tricolore sulle speciali della Targa non propone terzi incomodi, a darsi battaglia sarà il full di campioni che nei primi due round del campionato ha dominato la scena. Il coefficiente 1,5 garantirà ancora più pepe ai due giorni di competizione. A spartirsi i maggiori favori del pronostico ci sono Andrea Crugnola – Pietro Ometto e Giandomenico Basso – Lorenzo Granai attualmente separati nella generale da un solo punticino, dopo il botta e risposta con Basso al Ciocco e la reazione di Andrea ad Alba. Il portacolori Citroen dalla sua ha una C3 Rally2 che sull’asfalto isolano gli ha garantito ben tre successi, gli ultimi due consecutivi nel 2023, 2024. La vettura francese ha dimostrato nel recente round del WRC sul catrame delle isole Canarie di avere qualcosa in più della concorrenza, su delle strade con condizioni di minore grip, simili sotto questo profilo alle speciali del Targa. Gli equilibri sono però sottili e basta un problemino di una quindicina di secondi per trovarsi il fiato sul collo del Giando e di un Andolfi che ad Alba ha dimostrato di avere trovato subito un grande feeling con la Yaris Rally2. Nel ruolo di terzi incomodi ci sono le Fabia RS di Avbelj e Campedelli. Lo Sloveno è andato a podio al Ciocco, ed ha dimostrato di avere dato maggiore velocità al suo passo, mentre per il pilota Romagnolo dopo lo stop al guado della Garfagnana, ad Alba non è riuscito a dare quel qualcosa in più al suo passo e se vuole restare in lizza per il successo dovrà riuscire a cambiare passo, in una gara da sempre nelle sue corde. Nella sfida per il due ruote motrici tra Pesavento e Pisani a fare saltare gli equilibri arriva lo svedese Hallberg; i primi due al volante della nuova Ypsilon Rally4 HF, mentre Partik si affida alla collaudata 208 Rally4. In lotta solamente per il Trofeo Lancia è impossibile non sottolineare la presenza del fortissimo francese Antony Fotia cresciuto a pane e Trofei Monomarca.            

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