MOLVENO OMAGGIA ATTILIO BETTEGA

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Nella giornata di venerdì 2 maggio diversi appassionati e volti noti del rallismo tricolore si sono ritrovati nella località trentina per rendere omaggio al pilota della Lancia, scomparso 40 anni fa durante il Rally Tour de Corse.

Il 19 febbraio 1953 a Molveno, un piccolo centro in provincia di Trento adagiato insieme al suo lago ai piedi delle Dolomiti del Brenta, nasceva uno dei più grandi interpreti della specialità del nostro Paese: Attilio Bettega. Una persona schiva e riservata ma determinata e tenace quando si trovava a stringere tra le mani il volante di un auto da corsa. In un’epoca dove di talenti c’è n’erano a profusione, Attilio ha saputo farsi valere, non solo sulle speciali del Bel Paese, ma ha lasciato un segno tangibile anche nelle prove del Mondiale Rally arrivando a conquistare sei podi. Sicuramente nella sua carriera avrebbe meritato qualcosina in più, a cominciare da quella prima, e tanto sospirata, vittoria mondiale che inseguiva con grande determinazione e che forse avrebbe potuto arrivare nell’edizione ’85 del Tour de Corse. Purtroppo il destino decise diversamente proiettando il pilota trentino nella leggenda di questo sport. A quarant’anni esatti dalla sua scomparsa, il figlio Alessandro, insieme alla mamma Isabella Torghele e ad alcuni amici di Attilio, hanno voluto rendergli omaggio con un evento organizzato nella sua amata Molveno coinvolgendo diverse figure di spicco del mondo dei rally che hanno conosciuto e apprezzato il campione trentino. Da sottolineare la presenza di gente come Carlo Cavicchi, Guido Rancati, Andrea Cordovani (direttore di Autosprint) Leo Todisco Grande, Gigi Pirollo, Dario Cerrato, Adartico Vudafieri, Renato Travaglia, Piero Liatti, Nini Russo, Rino Buschiazzo, Roberto Vittone e Gianni Vacchetto, i quali hanno raccontato diversi aneddoti sulla vita e sulla storia sportiva di Attilio. Presenti alcune delle vetture con cui il pilota trentino ha corso nella sua carriera, e tra queste non si possono non citare l’A112 con cui vinse il Trofeo nel 1977, la Ritmo Abarth Gr.2 utilizzata al Monte Carlo del 1980 dove giunse sesto assoluto vincendo la speciale del Turini, i due esemplari di Lancia Rally 037 con cui corse all’Acropoli nel 1983 e al Sanremo del 1984, ed infine la Lancia Stratos che utilizzò in occasione del Rally Valle D’Aosta 1977. Molti gli appassionati presenti, in alcuni casi provenienti anche da diverse parti d’Italia, e giunti a Molveno per rendere omaggio e porgere un saluto ad Attilio, il quale ha dimostrato di essere un campione sia dentro che fuori dall’abitacolo di un auto da rally ed è un qualcosa che lo rende ancora oggi così popolare ed amato.

By Matteo Serena

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