I nuovi gruppi voluti dalla FIA per andare a rinnovare la base della piramide tecnica a metà di una stagione azzoppata hanno comunque calato le loro prime carte, evidenziando pregi e difetti di rally5 e rally4 quello che è saltato agli occhi è una certa convergenza di obbiettivi che non vanno a creare due classi così ben distinte, anzi la rivalità commerciale è già evidente.
Se le Rally4 sono una evoluzione naturale delle R2, lo stesso non si può dire con le Rally5 che hanno abbandonato la filosofia originale del gruppo R1 che tra pressioni e rivisitazioni regolamentari hanno trasformato quella che doveva essere una vettura entry level in una sorta di rally4 –, che già al suo debutto è in grado di lasciarsi alle spalle le R2 ed R3. Obbiettivo in comune alle due classi la riduzione dei costi gestionali, obbiettivo che grazie alle ultime generazioni di motori in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante. Questo ha creato una serie di distorsioni non da poco, ovvero vetture che propongono dei costi chilometrici con differenze minime (pochissimi euri, tanto da poterli contare sulle dita di una mano), a fronte di un costo vettura la cui forbice si va comunque riducendo, perché sulle rally5 con le nuove concessioni regolamentari i costi non potevano che aumentare. Mentre sulle rally4 gli aumenti sul costo vettura ci sono stati ma tutto sommato in linea con la naturale evoluzione delle R2, ma a questo proposito per capire se non ci saranno cambiamenti più significativi bisognerà attendere che oltre a Peugeot e Ford si affaccino anche altre marche, vedi Opel e Renault. Con il costruttore Francese che dopo un lancio impressionante ha già fatto saltare tutti gli equilibri che si erano stabiliti con le R1, ed ora è da capire se punta a ribaltare anche quelli delle Rally4, in maniera da porsi come la filiera vincente delle tutto avanti. Con prodotti imbattibili per il loro equilibrio costi prestazioni. Quello che emerge oggi è una forchetta troppo ravvicinata sui costi tra le due categorie che dovrebbero essere molto più diverse e forse qualche aggiustamento in corso d’opera, oltre che starci bene, servirebbe cominciare a pensarlo sin da subito.