BASSO VINCE IL CIOCCO

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Il Giando inizia la sua campagna CIR con una scazzottata a suon di temponi con Andrea Crugnola sulle speciali della prima boucle del Ciocco, affinato il set-up Crugnola allunga ma l’idroguida lo manda al tappeto e Basso si ritrova nuovamente davanti a tutti e nonostante problemi ai freni resiste al ritorno di Campedelli.  

Mandata giù la speciale spettacolo di Forte dei Marmi, Andrea Crugnola si toglie la maschera di outsider e lascia agli avversari pochi dubbi, su quali siano le sue prestazioni e soprattutto quelle della Volkswagen Polo R5 by HK. Purtroppo l’idroguida lo molla nel secondo passaggio sulla Tereglio (Speciale n°11), quando aveva preso saldamente in mano le redini della gara, firmando la bellezza di undici scratch. Il vincitore Basso però non ha assolutamente sfigurato, anzi alla fine della boucle mattutina è riuscito a scippare per una manciata di decimi la leadership al Varesino. Crugnola  lamenta comunque una messa a punto non perfetta, un po’ come Campedelli denuncia un set-up troppo morbido, ed al service entrambi vanno ad apportare delle modifiche alle loro vetture. Il secondo round propone delle strade più sporche per effetto dei tanti tagli, ma anche un asfalto che sotto il sole battente si riscalda e complica l’equazione gomme. La Fiesta targata M-Sport non vola come vorrebbe Simone, ma migliora sensibilmente le sue performance e permette al pilota Romagnolo di consolidare la sua terza piazza. Basso a differenza dei suoi rivali paga dazio per dei problemi ai freni, ma nonostante questi riesce a stringere i denti e tenere quella che con Crugnola out diventa una solida leadership. A dargli una mano ci pensa anche un incendio boschivo che obbliga a cancellare il secondo passaggio sulla Renaio, stoppando la rimonta di Campedelli che nell’ultima tornata come Basso attacca per tenere alto il ritmo, ma facendo attenzione a non buttare tutto alle ortiche. Il terzo gradino del podio se lo prende un Luca Rossetti in crescendo, impegnato a trovare le giuste regolazioni della sua Citroen C3 R5 più che a trovare performance. Alle sue spalle, staccato di pochi decimi, un Breen XXL che con il passare dei chilometri è andato a battere tempi da scratch, in una gara a lui sconosciuta. 

CLASSIFICA

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