Anche quest’anno il rally Legend è andato in archivio, festeggiando la 17° edizione con il solito immancabile bagno di folla. Confermandosi uno degli eventi cult dei rally di ogni tempo, dove a dare spettacolo questa volta sono state le Hyundai capitanate da Neuville e Mikkelsen.
Settantotto chilometri spalmati su tre giornate di gara o meglio di passerella, che hanno regalato traversi e spettacolo in quantità in un evento che continua a suscitare un grandissimo charme in Italia ma soprattutto all’estero. Una sorta di motor show al di fuori di un’arena o di un circuito che quest’anno è stato monopolizzato nella sua parte moderna dalla Hyundai che ha spostato la sua presenza dalla kermesse Monzese a quella San Marinese. Il fatto che Neuville e Mikkelsen abbiano monopolizzato la classifica tra le WRC era cosa scontata, come lo spettacolo che hanno fornito con dei traversi accademici ma sempre impeccabile nell’arrotondare le loro traiettorie. Alle loro spalle ha chiuso il podio la Peugeot 206 del Danese Madsen, una posizione che sino alla fine della tappa del sabato è sempre stata nelle mani della Hyundai WRC del Biellese battente bandiera Svizzera Vallivero. Nella categoria Myth riservata alle gruppo A la lotta per il successo è stato uno scontro a tre sul filo dei secondi che alla fine ha visto prevalere la Escort Cosworth di Ken Block che nell’ultima tappa salta la Lancia Delta 16v di Romagna e riesce a tenerla dietro sino al traguardo. Terza ma sempre in lotta per il successo sino alla fine, la Subaru Impreza di Boroli, che nelle fasi iniziali era riuscita a mettersi tutti alle spalle. Tra le vetture Historic, ovvero quelle a tutti gli effetti rispondenti alle normative storiche, a tenere banco per tutta la gara è stata la sfida Italia – San Marino con la Porsche di Superti da una parte e dall’altra la 911 SC di Calzolari e la Talbot Lotus di Rosati. Purtroppo nel finale Superti issa bandiera bianca e da via libera a Calzolari che si tiene dietro Rosati, mentre ad ereditare la terza piazza è la Sierra RS di Bentivogli. Tra le Heritage le leggendarie vetture a cavallo tra gli anni settanta e ottanta si impone il gommista volante della val di Fiemme Sandro Giacomelli con la Fiat 131, alle sue spalle troviamo la Fulvia di Battiato e la Stratos di Avandero. Classe scelta anche da Biasion e Andruet per fare la loro passerella nella giornata di giovedì. C’era però anche una categoria fuori dal gioco dei cronometri, la Legend Stars dove a regalare spettacolo a palate c’erano anche la Kia Rio Supercar di Gigi Galli e l’Audi S1 Supercar di Ekstrom dove vetture che con la loro cavalleria hanno incantato.