Il pilota Estone con una stoccata sulla prima speciale del mattino chiude la pratica Finlandia e va a bissare il successo ottenuto lo scorso anno, alle sue spalle un Lappi che ha ritrovato la sua magia e brucia la doppietta Toyota, relegando Latvala in terza posizione.
L’edizione 2019 del Finlandia è partita ad un ritmo impressionante, con un gruppetto che per buona parte della gara si è giocato il podio e la top five sul filo dei centesimi, con distacchi risicatissimi. Ma alla fine della seconda frazione i distacchi si sono leggermente dilatati, non abbastanza per permettersi anche un mezzo testa coda, ma sufficiente a molti per giocare di rimessa e difendere le rispettive posizioni, visto che in una gara con medie così elevate ogni secondo pesa come un macigno. Tanak però tanto per non lasciare adito a dubbi pronti via ha messo giù uno scratch portando il suo vantaggio sopra il muro dei venti secondi, ed a quel punto è andato in controllo almeno sino alla power stage dove ha fatto valere il grande potenziale messo in mostra dalla sua Yaris, andando a raccogliere i cinque punti in palio sui mitici dossi della Ruuhimaki. Alle sue spalle si conferma un Lappi in grandissima forma, che finalmente ritrova il sorriso alla fine di ogni speciale. Nelle prime due PS mattutine Esapekka molla qualcosina in più, ma le speranze di un Latvala, che per ordini di squadra non può osare, anche se un po’ di voglia gli è rimasta, si infrangono nella seconda boucle con il numero due dello chevron che ricomincia a picchiare duro e conferma una piazza d’onore che potrebbe dare un importante svolta alla sua stagione. Anche se l’errore di ieri gli è costato la medaglia d’argento, tutto sommato il primo podio in una stagione povera anche di punti è oro colato per il driver Finlandese. L’unica vera sfida di giornata è quella per la medaglia di legno, che in un mondiale tiratissimo assegna comunque punti pesanti; Mikkelsen e Ogier se le danno di santa ragione sul filo dei decimi di secondi, ed a dare la sentenza finale è stata la power stage che premia un Mikkelsen determinatssimo e veloce che batte Ogier per soli 2″.7 alla fine di una tappa corsa a tutta, dove il Norvegese riesce a firmare anche uno scratch. Appena fuori della top five un Neuville autore di una gara a singhiozzo, che guadagna una piazza grazie a Breen che gli da strada nel finale.