Il Maroc Historic rally oggi si prepara alla volata finale con quattro tappe alle spalle dominate dalla Porsche 911 Carrera di Alain Oreille, l’ex ufficiale Renault si appresta a confermare nelle ultime due tappe (poco meno di 120 chilometri in due giornate) il suo primato.
La YL Historic Rally & Events, ovvero la società capitanata dal driver Corso Yves Loubet, con il Maroc Historic Rally la sua prova più importante taglia il traguardo delle dieci edizioni, un compleanno festeggiato con una entry list che ha sfiorato i cinquanta equipaggi. Una dimensione di rally storico, che racchiude in se la vera essenza delle parole rally Storico, dove a farla da padrone è lo spirito che animava negli anni sessanta, settanta e ottanta la specialità. I chilometri totali superano i 350, dilazionati in sei giornate, a grandi linee la metà (o poco meno) di quanto proponevano i percorsi di quel Marocco che ha fatto parte dei calendari del mondiale rally nelle prime edizioni degli anni settanta. Ma perfettamente in linea con lo spirito di una manifestazione storica, che si propone di fare rivivere agli equipaggi il sapore di quegli anni, senza forzatamente trasformarsi in una massacrante maratona, come erano i rally di allora. La gara nel rispetto dei pronostici ha visto scattare per primo dai blocchi di partenza la Porsche di Alain e Sylvie Oreille, dopo le prime schermaglie in punta di fioretto alla fine della seconda frazione l’ex pilota ufficiale Renault aveva rafforzato la sua leadership mettendo tra se, ed il primo degli inseguitori un paio di minuti. Vantaggio che si è dilatato con il passare dei chilometri, ed alla fine della quarta tappa conta sulla bellezza di quattro minuti e mezzo sulla Porsche di El Kadaoui e sei sulla Ford Escort RS 1800 del Sud Africano Bell Geoff. Continua l’avventura dei quattro equipaggi Italiani con le Porsche 911 di Sandretto quattordicesimo e Polese sedicesimo a fare da portabandiera. Ma si sono fatti notare anche la Luisa Zumelli ventitreesima e leader del femminile, posizione trentasette per l’Ascona 400 di Elia Maurizio scivolato indietro per un problema nella quarta frazione che l’ha obbligato a ricorrere al super rally.