Vedere il tricolore svettare nel WRC3 è stata una grande soddisfazione per tutti, ed in particolare per Enrico Brazzoli, il gentleman di Saluzzo dopo i podi dell’anno passato vince il primo round nonostante una serie che si annuncia più tirata che mai.
Nelle ultime stagioni il titolo WRC3 è andato via come una sorta di fotocopia del titolo WRCJunior, che due anni fa fu dominata dal Tempestini e l’anno passato dallo Spagnolo Solans. Due superiorità schiaccianti che portarono i due protagonisti a fare un tale pieno di punti da chiudere anche il WRC3 con una, o poco di più di una partecipazione extra. Quest’anno invece la situazione sembra ben diversa, e molto difficile sopratutto per i gentleman alla Brazzoli, che hanno visto la concorrenza moltiplicarsi a cominciare dalla piccola Peugeot 208 R2 del Finlandese Lario, grande protagonista del Trofeo Peugeot 208 l’anno passato, ed oggi all’assalto sempre con la piccola Francese del WRC3 e comunque con il chiaro obbiettivo di fare esperienza sulle strade del mondiale. Poi al Monte c’è stata anche la Fiesta R2 di Franceschi, uno dei futuri protagonisti del WRCJunior, ma che probabilmente non sarà l’unico a tentare le sue carte anche nel WRC3. Quest’anno il numero delle prove del campionato riservato ai giovanissimi è sceso da sei a cinque, ma esponenzialmente è salito in quantità e sopratutto in qualità. Qualche nome nuovo rampante come quello di Franceschi, ma anche tanti giovani protagonisti con le R5 che mancando i budget hanno fatto un passo indietro, ripartendo dal WRCJunior, a caccia dell’ambito premio. Così l’abbondanza dello Junior di riflesso ha fatto fare uno scatto verso l’alto anche al WRC3, ed in un campionato che su questa via potrebbe trovare sempre meno spazio per i gentleman, il successo de Brazzoli vale sicuramente doppio.