SCANDOLA SIGNORE DELL’ADRIATICO

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Molte gare hanno la loro signoria e a Cingoli ad imperare è quella di Umberto Scandola che al rally Adriatico fa saltare per l’ottava volta il banco, il veronese annunciata presenza a spot nel CIRT, dopo avere deciso di provarci nella sua gara preferita è riuscito a tornare al successo a distanza di quasi tre anni di distanza dal Nuraghi venti ventuno.

Fermo per tutto il 2022, l’anno passato Umberto è ritornato al volante per qualche uscita a spot al volante di tre vetture differenti, questa stagione si è presentato al via nella prima di Foligno con una delle Fabia Rally2 Evo della PA, conquistando una buona terza piazza. I due favoritissimi del campionato Heikkila e Battistolli allora gli hanno mollato la bellezza di un minuto e mezzo, in Val d’Orcia, gara scelta da molti piloti dell’ERC per scaldarsi in vista dell’Ungheria, si è dovuto accontentare della quinta posizione. Una gara tiratissima dove il suo progresso è stato impressionante, come testimoniano gli appena 23” di ritardo dal vincitore Zaldivar. Un costante miglioramento, che in una gara a lui da sempre congeniale come il rally marchigiano, lo poneva di diritto nel lotto dei protagonisti, ma chiudere quella ventina di secondi da un manipolo di piloti giovani e veloci non era cosa facile. Invece sulla pedana di Cingoli, anche se è più corretto dire sulle speciali, delle colline dove svetta il balcone delle Marche, abbiamo rivisto in azione il migliore Umberto Scandola, quello che sulla terra è in grado di fare delle autentiche magie. Nella prima bouclé del mattino partendo dietro, assieme a tutti i favoriti, sulla prima stage molla uno crono bello pesante, ed al ritorno al service si presenta con un vantaggio di sei secondi su Battistolli e nove su Ciuffi. Abbastanza per riuscire a difendersi sul secondo passaggio, quando spettava a lui aprire la strada, sulla sesta speciale deve cedere la testa della gara e scivola in terza posizione ad appena due secondi punto uno dal nuovo leader provvisorio Ciuffi. Un distacco minimo e la terza posizione sulla strada ha fatto suonare un campanello di allarme ai suoi due principali avversari, ed Umby ha confermato tutti i loro timori chiudendo la partita facendo suoi gli ultimi tre successi parziali. Ciuffi paga caro aprire la strada l’ultimo giro, ma stringe i denti e riesce a tenersi stretta la piazza d’onore a soli cinque secondi dal Veronese. Gradino basso del podio per Battistolli, che deve nuovamente fare i conti con un ultima bouclé da dimenticare, per un secondo e un paio di decimi salva il podio da Oldrati, ma passare da 1”.2 dalla testa a 34”.1 è un altro amaro boccone da mandare giù. A chiudere la top five troviamo Oldrati e prossimo al minuto di ritardo un Heikkila mai riuscito ad entrare nel vico della gara.

CLASSIFICA

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