La partita per il WRC del futuro l’anno lanciata Ben Sulayem e Reid, mentre le nuove rally1 stavano debuttando, una palla che Luca De Meo ha colto al volo, ed alla presentazione della Alpine F1 non ha nascosto il suo interesse. Abbastanza per invitare la nuova FIA ad un confronto sul futuro.
L’interesse del gruppo Renault, nel mondo dei rally è evidentemente cresciuto in questi anni che sotto la direzione di Luca De Meo il gruppo francese ha dato un importante spinta ai suoi programmi sportivi. Iniettando nuova linfa vitale al programma di formula 1, passato sotto il marchio sportivo Alpine, l’interesse nei rally si è fatto sentire in maniera altrettanto importante riorganizzando il suo reparto clienti dalla base. Consolidando il lancio della Clio rally5 alla più performante rally4, ed ora guarda già al 2023 con la rally3. A differenza delle case del sol levante che spesso si sono avvicinate ai rally dalle classi top, Renault lo sta facendo ricostruendo la base della sua piramide, quella che alla fine del vecchio millennio ha dominato per intere stagioni con le Clio, regine incontraste tra le tutto avanti. Alla presentazione della nuova stagione di Formula 1 targata Alpine a lanciare in maniera informale, la suggestione WRC è stato lo stesso De Meo che quando si sono spente le luci dei riflettori ha parlato di un interesse crescente verso le corse su strada e il WRC. Nulla di ufficiale o di immaginato, ma una chiara apertura ai nuovi vertici della FIA per andare a sedersi a un tavolo e vedere se la propensione al futuro può sposarsi con un nuovo WRC che guardi avanti e non all’introduzione di serie monomarca o mono fornitore. Sembra che in Renault, in chiave WRC, guardino con interesse al rendering della vecchia R5, la nuova A5 che dovrebbe fare il suo esordio sul mercato nel 2024. Una vettura elettrificata, ma che potrebbe andare verso una motorizzazione ad idrogeno al quale il gruppo Renault sta guardando con sempre maggiore interesse.