Il rally Piancavallo accenderà questo fine settimana le polveri della ventesima edizione dell’International rally cup, la serie tricolore privatissima che si conferma uno dei trofei più ambiti della penisola, con nuovi protagonisti ed oltre cinquanta equipaggi iscritti al campionato.
I numeri sono in linea con il resto delle altre serie tricolori, con la gara internazionale IRC appena sotto i 90 equipaggi, ed andando a sommare i concorrenti iscritti alla serie nazionale e quelli dello storico si sfiorano le centocinquanta vetture. Un risultato di tutto rispetto, soprattutto perché gli iscritti alla serie sono già oltre quota cinquanta, fattore che alla vigilia del primo appuntamento è davvero tanta roba. A saltare all’occhio in questo primo appuntamento è soprattutto un percorso che sia pure rispettando i limiti chilometrici imposti a tutte le gare italiane, si è riusciti a disegnare un layout di gara fuori dagli schemi classici con sole sette speciali, quattro delle quali con un chilometraggio sui venti chilometri Barcis (19,59) e Monte Rest (21,78). Una scelta coraggiosa ma soprattutto appoggiata dagli organizzatori della serie, che pur adattandosi alla norma del tetto imposto al chilometraggio, hanno voluto dare un format comunque simile a come erano le gare in epoca pre-pandemia. Coraggiosa perché il WRC insegna che le speciali lunghe, nel caso di una forzata cancellazione pesano moltissimo sull’economia chilometrica del percorso, mettendo così la gara a rischio declassamento. Visto che nei campionati federali questo è uno dei criteri di valutazione che viene teoricamente applicato in sede di riconferma delle gare. Uno dei vantaggi di essere una serie indipendente sta proprio nella flessibilità degli organizzatori nel disegnare nuovi perimetri di azione, scavallando la burocrazia e le mille regole dei campionati FIA e delle varie ASN. Uscito di scena De Tommaso che quest’anno ha lanciato la sua personale sfida al CIR, il campionato propone uno scontro interessantissimo tra gli abitué come Alessandro e Felice Re, Paolo Porro e Rovatti e interessanti new entry come Simone Miele (unica WRC al via), Matteo Gamba e Nicola Sartor. Ma soprattutto scorrendo l’elenco iscritti si scorge un maggiore equilibrio tra le classi top dove troviamo le R5 e quelle cadette dedicate alle R2, ecc .. .