OGIER FORA E TANAK PASSA

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Ad un paio di settimane dal record di Porto sua maestà Ogier con la vittoria oramai in tasca stava assaporando la sua quinta bandierina sulla terra dei quattro mori, ma con una tappa tutta in gestione calcolata sui secondi di vantaggio deve fare i conti con una foratura nel finale della power e per due decimi è costretto a cedere il successo a Tanak.

Nella classifica di fine seconda tappa, era scritto a caratteri cubitali che la mini frazione finale aveva poco o nulla da dare alla classifica finale, se non una piccola botta di vita per i punti extra della super domenica (tappa e power stage). In realtà l’unico a dare tutto per i punti extra in questa frazione è stato Neuville, sicuramente il più sfavorito del plotone, considerato che con l’uscita di strada di ieri ha incamerato un cinquantina di minuti di penalità. Ed esattamente come il venerdì si è ritrovato a transitare per primo sulla strada, nell’ingrato ruolo di spazzino. Nonostante questo gap è riuscito a battere tre tempi scratch, ed ha vinto la lotta per fare il pieno di punti extra del super Sunday. Chi più o meno si sarebbe limitato ad amministrare il suo vantaggio era chiaramente Ogier, troppo interessato a portare la sua Yaris al traguardo dall’alto della sua leadership. Il Francese in versione Volkswagen avrebbe dato l’anima per un punto in più, oggi invece è sembrato solamente interessato al successo finale. Questa volta però ha gestito troppo, o meglio ha fatto troppo affidamento sul suo passo, e negli ultimi chilometri della power una foratura lo ha buttato giù dal gradino più alto del podio per soli due decimi. Un eccesso di sicurezza pagato molto caro, l’Estone invece si ritrova tra le mani un successo insperato e che forse non ha nemmeno cercato sino in fondo, visto che nella classifica di tappa e della power è stato battuto da Neuville che partiva per primo sulla strada. Alle spalle della coppia di testa le seconde e terze linee più che pensare a portare a casa il risultato, si sono letteralmente trascinate sino all’arrivo. Chi forse qualche intenzione almeno di provarci l’aveva era Fourmaux, ma sulla prima sbaglia una nota e rimedia un brutto dritto, che gli costa una trentina di secondi, ed ogni altra velleità. Alla partenza del secondo giro Tanak si è portato ad un sei secondi da super Seb, che a cala Flumini ha semplicemente dato un click in più al suo passo, mettendo in chiaro chi comanda. Ma non ha fatto bene i conti con il fato, e sulla power con una foratura lenta è arrivata la beffa e il sorpasso per appena due decimi. Tanak festeggia ma più che in difficolta a trovare il feeling con la vettura, sembra in difficoltà a focalizzare obbiettivi, concentrazione e capacità di regolare il proprio passo. A volte vola come il compagno di squadra, altre con il fiatone fatica a restargli in scia. Onesta terza piazza per Sordo, i tempi non ci sono mai stati, ma almeno non ha commesso errori, quarto un Evans che venerdì partiva per secondo e con qualche sbavatura ha pagato un pegno superiore a quello di Neuville, ma da quel momento non è più riuscito a resettare per tornare in partita, neppure per i punti più pesanti della domenica.

CLASSIFICA

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