MEXICO FUORI QUOTA

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Il problema dei test vietati nelle gare extraeuropee, non è sicuramente una novità, ma se a questo aggiungiamo le limitazioni dei giorni anche in Europa, la gara di Gunajuato è quella che spaventa di più i tecnici, perché le rally1 affronteranno per la prima volta una gara tutta da correre tra i duemila e duemilatrecento metri di altitudine.

La teoria vorrebbe le vetture ibride più performanti in quota rispetto alle plus, visto e considerato che l’unità termica è la stessa, e quella elettrica è un qualcosa in più che non subisce cali a causa della quota. Non avere avuto però la possibilità di preparare adeguatamente la gara sulle speciali messicane potrebbe trasformare una qualsiasi noia in un problema impossibile da risolvere, almeno in poche ore sul campo gara. Per preparare il Mexico da quando sono stati vietati i test per le gare fuori dall’Europa, tutte le squadre del mondiale hanno scelto la Spagna, più precisamente l’Andalusia, Toyota e Ford hanno svolto le loro prove sulle montagne non lontane da Almeria, mentre Hyundai ha optato per una base più interna non distante da Siviglia. Tutte strade montane a partire da circa millecinquecento sul livello del mare, e vista la stagione con temperature abbastanza miti. Condizioni simili ma non certo quelle di Guanajuato e Leon, dove il termometro propone temperature molto più elevate, ed il tracciato non scende mai sotto quota duemila, ed in certe speciali si sale sino ai  duemilatrecento. Dai test non è trapelato molto se non la soddisfazione di sua maestà Ogier, anche se la sua giornata di prove si è conclusa con il cedimento del turbo; rottura che non sembra avere preoccupato gli uomini Toyota, visto che è arrivata alla fine di quattro giornate di test molto intense, dove la turbina è stata stressata per un chilometraggio più importante rispetto al percorso messicano. Per avere delle condizioni simili a quelle della gara Flowers e soci, applicando i metodi di simulazione calcolata, diminuendo la pressione della turbina per simulare approssimativamente lo stesso calo di potenza stimato per gli altopiani del Mexico. Dalle dichiarazioni risultano tutti abbastanza fiduciosi, ma tra Toyota e Hyundai c’è un fortissimo timore reverenziale, la differenza tra le due vetture è minima e sbagliare un set-up, oppure sottovalutare qualche dettaglio può fare una grande differenza e decidere le sorti della gara, almeno per quanto riguarda il successo, già alla fine della prima tappa. In Mexico a pagare il pegno più importante sarà la Puma, da una parte c’è la rally1 su cui nel 2022 si è lavorato di meno, ed in una gara come quella di Guanajuato avere Tanak che parte davanti a tutti è un handicap che riduce al lumicino le possibilità dell’Estone, ed automaticamente della squadra.

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