L’ISOLA DELLA COREANA

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Nonostante le premesse, non è stata la stagione 2024 a compromettere la regola che su queste difficili speciali sterrate vuole la Hyundai vincente; poco conta che a servire questo settimo successo su un vassoio d’oro ad Abiteboul sia stata la foratura di Ogier, perchè la i20 è stata la vettura più veloce dnei tre giorni di gara.

Interrompere la sequenza vincente della Hyundai i20 N Rally 1 in terra di Sardegna era cosa che non si doveva fare, ed a regolare il problema ci ha pensato ancora una volta la speciale dell’Argentiera. Una speciale brutta e cattiva che nel 2019 aveva strappato il successo dalle mani dalla Yaris di Tanak, per consegnarlo alla i20 plus di Dani Sordo. Alghero oppure Olbia hanno sempre portato fortuna alla squadra di Alzenau che da quando il mondiale è diventato Hybrid hanno sempre vinto, prima con Tanak nel venti ventidue e l’anno passato con Thierry Neuville, ed anche se in zona Cesarini la i20 è riuscita a salire sul gradino più alto con la vettura numero 8 di Ott Tanak, al suo terzo trionfo made in Italy. Un ruolino di marcia che ha raccolto l’eredita della i20 Coupe plus, tre volte a segno nel quinquennio delle WRC+ con Neuville e due volte con Sordo. Il belga però era già riuscito a portare sul gradino più alto del podio anche la NG i20 WRC 1.6, il primo modello della i20 Hyundai che si era affacciato al mondiale nel 2014. Negli anni degli esordi era evidente la forzatura del regolamento dell’ordine di partenza, per superare il gap con una Polo R una spanna sopra tutti. Oggi però le classifiche non devono trarre troppo in inganno, se Tanak distanziato ieri sera dal leader provvisorio di 17”.1, più che un ritardo un verdetto di “gara chiusa” (a meno di problemi o forature), ha avuto il merito di continuare a spingere. Sicuramente a caccia di punti extra, ma dimezzando il suo svantaggio un po’ di pressione ad un Seb troppo conservativo l’ha messa. Ma i Coreani hanno dimostrato a più riprese con Neuville di essere sbarcati nel nord della Sardegna con una vettura in forma smagliante. Con cinque scratch su sedici speciali, partendo sempre da una posizione molto avanzata (primo in due tappe) Thierry ha dimostrato che sul terreno più lento, ed accidentato la vettura è al livello della concorrenza se non davanti di qualcosina. Di scratch Ogier ne ha battuti sei, ma sempre con il vantaggio dell’ordine di partenza e comunque Tanak di parziali ne ha firmati quattro, alternando momenti di estrema solidità, tempi in linea con quelli di Neuville. Ad altri dove pagava qualcosina al compagno di squadra, ed ovviamente ad un avversario come Ogier che ieri ha approfittato nella seconda bouclé di speciali, di questa lieve flessione. L’anno passato, il primo della gestione Abiteboul, è stato molto amaro con due sole vittorie di Neuville, nonostante una i20 in crescita costante; quest’anno con tre successi in sei gare la musica è cambiata, tre vittorie con tre differenti piloti Neuville, Lappi e Tanak, e su tre differenti superfici.

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