LAPPI VOLA VERSO IL SUCCESSO

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Esapekka Lappi dopo una stagione con tante delusioni a caccia di quel secondo successo che sembrava stregato, questa volta con una gara attenta sfrutta al meglio l’ordine di partenza, interpretando però alla perfezione anche il ruolo della terza vettura, rischiare un pizzico di meno degli altri e portare i punti a casa per la squadra, e con questi si sta avvicinando anche ..

L’anno passato ci ha provato con tutte le sue forze a cercare il suo secondo successo iridato, ma la sorte ed una serie di errori gli sono stati fatali, quattro podi iridati sono tanta roba, ma a fare da contraltare troviamo quattro ritiri per incidenti, una brutta macchia da cancellare. Questa volta anche se la posizione di partenza era dalla sua, ha mantenuto un gran passo evitando però di esagerare, tenendo il suo ritmo un passo indietro rispetto alla soglia di rischio. Soprattutto in una mattinata dove partiva davanti a tutti e si è trovato a fare di conto con un Katsuta disposto a dare l’anima per riprendere la testa della gara. Un desiderio che lo ha portato a guidare al gancio, ed alla fine la neve smossa, dei muri irregolari, e una carreggiata strettissima gli hanno presentato il conto, e si è subito ritrovato a spalare con la sua Yaris irrimediabilmente innevata. A quel punto Lappi ha compassato ancora di più le sue linee, badando all’economia dei pneumatici, ma soprattutto a non commettere errori. In realtà non è mai sembrato correre in marcatura sugli avversari, il suo ritmo si è sempre adeguato alle linee meno rischiose. Con un minuto e mezzo di vantaggio su Fourmaux, ed un paio di manciate in più di secondi su Evans si presentato al parco conservando una minutata, vantaggio che gli permetterà di fare altrettanto nell’ultima tappa. Difficile se non impossibile trovare le parole per la piazza d’onore di Fourmaux, nel mirino di Evans pronti via gli ha concesso una dozzina di secondi, ma dopo quell’inizio incerto il suo passo è cambiato. In maniera naturale ha cominciato a copiare i tempi di Evans e Neuville, facendogli sudare ogni decimo di secondo recuperato, ed ha tenuto dietro Evans a una decina di secondi sino all’ultima speciale. Sulla lunga del mattino il dragone Gallese non è certo stato a guardare, ed ha messo alla frusta la sua Yaris, ed al quarto intermedio aveva rosicchiato sei pesanti secondi al suo avversario. Ma una sbavatura al volante lo tiene troppo dentro una corda, nulla di grave che stoppi la sua marcia, ma imbarca della neve nella presa d’aria e perde potenza. Così al traguardo il suo vantaggio sfuma, e paga al suo avversario una manciata di secondi. Anche se continua a provarci, non si assume più rischi conscio che con quella posizione di partenza la terza piazza, davanti a tutti i suoi avversari nella corsa al titolo è tanta roba. Fuori dal podio un Neuville che tutto sommato può leccarsi i baffi, quarto ad Umea partendo per primo è un regalo piovuto dal cielo.   

CLASSIFICA

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