La serie rallystica transalpina si presenta al via questo fine settimana sugli insidiosi asfalti del rallye Le Touquet e come è oramai tradizione non mancano le polemiche sui numeri della serie transalpina. Numeri importanti anche senza il monomarca Renault, una trentina di vetture in meno, compensante da un corposo incremento delle vetture più anziane.
Il primo atto del campionato francese si prepara ad andare in scena questo fine settimana, sulle strade del profondo nord, attorno alla cittadina costiera di Le Touquet. Un inizio campionato che mette in evidenza temi interessanti, soprattutto a livello di numeri in una situazione in continua evoluzione, nonostante l’impressione sia quello di un paese dove tutto continua a gonfie vele. In questa breve analisi non ci interessa andare a toccare l’argomento chilometri, oppure iscrizioni e quelli a cui si fa riferimento quando si tenta di mettere a confronto il pianeta Francia con quello Italia, distanti anni luce nella tipologia della partecipazione di base. Partendo dai numeri globali 176 equipaggi nella gara moderna (uno in più rispetto all’anno passato), e 25 vetture storiche (sei in meno all’edizione 2024), la situazione risulta apparentemente è stazionaria, quella di una serie che sostanzialmente tiene. In realtà guardando l’elenco delle vetture moderne, tra la stagione passata e quella attuale i numeri propongono a livello di classi differenze molto importanti. Quest’anno le vetture recenti, ovvero tutte le classi rally 2, 3, 4, 5 e tutte le GT alle quali quest’anno sono andate sommarsi le nuove rally6 (vetture con regolamentazione francese), hanno raggiunto settantacinque unità contro le centosette dell’anno passato. A mancare sono una trentina di vetture, esattamente quelle del Clio Trophy France asfalto, monomarca con cinque gare a calendario. Al contrario le vetture più vecchiotte, ovvero i gruppi R, A, N e i nazionali F sono passate da una settantina a un centinaio compensando la caduta dei numeri delle moderne. Nessun trofeo, ne tanto meno i premi destinati alle classi nelle singole gare, possono avere influito su questo incremento. Le iscrizioni più contenute senza dubbio aiutano perché stiamo parlando di un corposo polmone fatto di vetture di proprietà, che però può variare molto da una stagione all’altra. Inoltre in molte regioni della Francia, “è bene sottolineare non in tutte”, c’è un forte legame con la gara più importante della propria regione, un legame che in Italia si è quasi azzerato. Non a caso nella maggioranza delle gare l’ASA della regione che organizza sconta l’iscrizione ai propri licenziati, un sistema mirato sulla realtà francese che però non è replicabile in altre nazioni. Nel bacino delle vetture disponibili, l’equilibrio tra auto a noleggio e di proprietà, oggi è la vera forza del movimento transalpino, capace di fare la differenza nei numeri rispetto alle altre serie nazionali europee.