Nel WRC spesso è difficile fare di calcolo, come nei quaranta chilometri e rotti dell’ultima tappa Gallese, cinque speciali tra fango pietre e trabocchetti dove si poteva solo andare a tutta al massimo della concentrazione, Evans compreso. Ma mentre il Gallese ha fatto valere la sua ipoteca, ha riscosso anche Ogier chiudendo la partita sulla power stage.
Gli anni passano, a volte galoppano, ed il Lombard Rac Rally è un ricordo lontano e sfumato, le speciali non sono più segrete come il segreto di pulcinella, ma a stare in strada si fa fatica come allora, forse anche di più visto che la potenza è tanta, ed anche le gomme da terra sono belle larghe. Amministrare è impossibile o quasi, visto che su queste strade quando si abbassa la velocità di crociera si rischia di imbattersi in situazioni ancora più rischiose. Per rilevare l’ipoteca messa nelle prime due giornate Evans ha dovuto andare a tutta, forse qualche taglio e sfioro in meno, ma nulla più. Così il dragone Gallese è andato a firmare il suo primo successo iridato proprio sulle colline di casa, dove ha imparato a guidare sotto lo sguardo vigile di papà Gwyndaf, ha chiuso la sua fatica in maniera imperiale portando le D-mack prime artefici del successo più in alto di tutti. Alle sue spalle la battaglia è stata di quelle campali, con un gruppetto di sei piloti che se le sono date di santa ragione dal primo all’ultimo metro, racchiusi in un fazzoletto di soli 12″ o giù di li. Con sfida nella sfida Ogier deciso a chiudere la partita iridata prima dell’Australia, ed i suoi rivali Tanak e Neuville in primis nel disperato tentativo di tenere aperta la partita. Il Belga è partito subito a tutta e si è andato a riprendere la piazza d’onore subito, consolidandola chilometro dopo chilometro. Alle sue spalle Ogier, deciso a chiudere la partita pur non rischiando l’impossibile è andato a tutta per contenere gli arrembaggi prima di Latvala e poi di Mikkelsen. In un quadro così complicato, il quattro volte iridato ha fiutato subito che per chiudere la partita, senza rischiare l’impossibile, bisognava giocarsi tutto sulla power stage con il suo prezioso carico di punti in ballo. Una scommessa che Seb da campione di razza ha vinto andando a prendersi i 2 punti della quarta piazza (nella power stage), spegnendo così definitivamente le ultime residue speranze di Neuville. Il quinto titolo consecutivo piloti, che va ad aggiungere molto più che una ciliegina sulla torta della M-Sport che festeggia in un colpo solo: la prima di Evans, il titolo marche e quello piloti. .