APPUNTAMENTO CON LA STORIA

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L’ultima giornata parte nel segno di Tanak e Mikkelsen che firmano i primi due scratch, Evans in controllo si avvia verso il successo mentre resta apertissima la lotta per i gradini bassi del podio con Neuville, Ogier, Latvala, Mikkelsen e Tanak in 12″. Ma in M-Sport ci si prepara a festeggiare il titolo costruttori al quale potrebbe aggiungersi il quinto di Ogier.

Anche se mancano ancora qualche speciale alla conclusione del Galles e la scaramanzia è quasi d’obbligo, in M-Sport la festa per il titolo costruttori non è ancora iniziata ma l’aria di festa si respira a pieni polmoni. I punti che mancavano a chiudere la partita qui in Galles erano davvero pochi, e con tre vetture piazzate alla stragrande, le Hyundai dietro per tutta la gara la partita si può praticamente considerare chiusa. M-Sport si prepara alla grande Festa, un appuntamento con la storia che ha visto  Wilson ed i suoi tre moschettieri rispettare con puntualità tutte le tappe. A dispetto di Ford che questa volta con tutti i suoi avanti e indietro, ha preferito autoescludersi dalla festa, nonostante in M-Sport gli avessero aperto la porta su questo titolo anche a fronte di un impegno 2018. Negli States questa volta però rischiano di pagare caro il loro mandare avanti gli altri, perché il successo è pesantissimo e di quelli full. Il dream team di Dovemby costruito sulla carta per andare all’assalto del titolo piloti, senza lasciare nulla al caso, con il passare delle gare è cresciuto dimostrandosi imbattibile con un perfetto equilibrio tra due top driver in grado di vincere due gare a testa, ed un Evans che sta per andare ad apporre il suo primo sigillo con una padronanza di vettura e passo gara impressionante, in grado di capitalizzare al meglio quelle Dmack capaci di fare una grande differenza. L’unico dubbio, o meglio la speranza, è che alla festa si unisca anche quella di Ogier per il titolo piloti, quello che negli ultimi due decenni ha superato per blasone quello costruttori. Con la classifica attuale Ogier è anche lui campione, ma se su tre vetture ben piazzate poco può anche la sfortuna, nel caso di una sola e con tanti concorrenti in un fazzoletto di pochi secondi la scaramanzia resta d’obbligo sino alla pedana finale.               .          

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